Cambio colore degli occhi: ma gli esperti mettono in guardia sui rischi

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Sta prendendo piede sui social una nuova tendenza estetica che prevede la modifica del colore degli occhi tramite cheratopigmentazione, una procedura che consente di ottenere tonalità come il verde, l’azzurro o il grigio, anche partendo da occhi castani. Sebbene questa tecnica sia conosciuta da tempo e abbia trovato applicazione in ambito medico per correggere danni alla cornea dopo traumi oculari, oggi viene sempre più spesso impiegata per finalità puramente estetiche.
La procedura consiste nella creazione di una microtasca all’interno della cornea, la membrana trasparente che ricopre la parte anteriore dell’occhio, all’interno della quale vengono iniettati pigmenti colorati. I risultati sono permanenti e, sebbene l’intervento non richieda ricovero e si completi in tempi relativamente brevi, comporta un costo significativo, che può variare tra i 6.000 e i 12.000 euro.
Tuttavia, gli esperti mettono in guardia: la cheratopigmentazione non è priva di rischi. Essendo una modifica permanente, eventuali ripensamenti non possono essere facilmente corretti. Inoltre, il colore ottenuto può risultare troppo uniforme e artificiale rispetto alla naturale irregolarità dell’iride umana. La presenza di pigmenti nella cornea può inoltre interferire con alcuni esami oculistici, specialmente quelli che richiedono la dilatazione della pupilla.
Tra le complicazioni potenziali segnalate ci sono ipertonia oculare, glaucoma, secchezza cronica, oltre a una possibile riduzione della trasparenza corneale con l’età. Gli esperti raccomandano la massima prudenza, invitando chi è interessato a valutare attentamente tutti i rischi con professionisti qualificati, ed evitando cliniche estere attratte solo da costi inferiori. Un prezzo più basso, infatti, può spesso tradursi in standard meno elevati in termini di sicurezza, diagnosi e assistenza post-operatoria.













