10 Dicembre 2015 - 19.30

BARBARANO – Arriva la stella Michelin in paese

acqua crua

 

Il Basso Vicentino era già quasi nell’olimpo della guida Michelin con le due stelle del ristorante La Peca di Lonigo. Ora arriva un’altra piacevole sorpresa. Ad ottenere la sua prima stella Michelin è Giuliano Baldessari, del ristorante Aqua Crua di via 4 Novembre 23 a Barbarano. Assieme ad Alessandro Dal Degan,  de La Tana Gourmet di Asiago è, infatti, una new entry. Stamane a Milano è stata presentata la guida Michelin 2016. In provincia di Vicenza sono così 8 i ristoranti stellati: La Peca di Lonigo (2 stelle), Il Casin del Gamba ad Altissimo, El Coq a Marano, Damini ad Arzignano, La locanda di Piero a Montecchio Precalcino, lo Spinechile di Schio (una stella), più i due nuovi. Una stella, quella che arriva a Barbarano, che valorizza l’Area Berica diventata negli ultimi anni un punto di riferimento culinario in Veneto. “Da piccolo -scrive nella presentazione del suo ristorante Giuliano Baldessari- ho capito che la cucina è il vero cuore della casa. Attorno a quel tavolo mio padre mi parlava ogni sera, mentre mia madre cucinava silenziosa. Probabilmente è nato allora Aqua Crua, è partita da lì l’idea della cucina in sala, senza barriere. Nessun palcoscenico, nessun teatro, nessuna rappresentazione. Semplicemente il piacere di sedersi a tavola e di celebrare un rito antico quanto l’uomo. Benvenuti nella nostra cucina”. 

In Italia confermati i ristoranti con tre Stelle: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano. Si aggiudicano le due stelle il Gourmetstube Einhorn (Mules) e Casa Perbellini (Verona). Prendono la prima stella quest’anno I Due Buoi (di Alessandria, è il ristorante di Andrea Ribaldone), La Tana Gourmet (è di Alessandro Dal Degan, Asiago), Aqua Crua di Barbarano Vicentino, il Bacco di Barletta, Meo Modo di Chiusdino, L’Argine di Vencò (Dolegna del Collio), Signum a Salina (isole Eolie), Acquerello a Fagnano Olona, Borgo San Jacopo (Firenze), Marc Lantieri al Castello a Grinzane Cavour, Atman a Villa Rospigliosi (Lamporecchio), Shalai a Linguaglossa, l’Armani di Milano, Seta e anche Tokuyoshi (sempre Milano). Poi Dolce Vita Stube (Naturno), Vespasia a Norcia, Cielo a Ostuni, l’Enoteca al Parlamento Achilli (Roma), Re Maurì a Salerno, Don Geppi (Sant’Agnello), Aga (San Vito di Cadore), Alpenroyal Gourmet a Selva di Val Gardena, l’Osteria Arbustico (a Valva), il Dopolavoro e Oro Restaurant a Venezia
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