Alessandra Moretti fa rima con Minetti?

di Morpheus

Se fossi uno dei capi del Pdl andrei subito ad offrire un posto ad Alessandra Moretti. Giovane, carina e telegenica. Non dichiara mai nulla di originale, ogni sua uscita é un piccolo campionario di retorica politically correct, slogan e frasi fatte del lessico dem. Inoltre è perfetta per il gossip, sa maneggiare fotografi e giornalisti riuscendo sempre ad avere buona stampa nonostante le gaffe. E in un’estate che risente pesantemente della crisi economica, dell’anomalia del governo delle larghe intese e della sentenza della Cassazione su Silvio Berlusconi, la nostra parlamentare conquista le copertine del gossip italiota per…..il bagno in Sardegna con Giletti. D’altra parte come darle torto? La pattuglia di parlamentari vicentini eletti nell’ultima tornata sta brillando per l’assoluto anonimato e gli unici che si distinguono dal grigiore lo fanno per motivi lontanissimi dalla loro missione. La Moretti per l’avvenenza (si é perfino sprecato un paragone con Carole Bouquet) e Pierantonio Zanettin per essere il genero dell’avvocato Coppi, il penalista di Berlusconi che ha surclassato gli storici Longo e Ghedini. Povera Italia e povera Vicenza, la città di Mariano Rumor, al quale la storia non ha ancora riconosciuto il giusto merito, rappresentata a Roma dalla politica salottiera della Moretti. Come la prenderà un partito bacchettone come il PD? Per ora tace, ma i mugugni ed i sussurri maliziosi si sprecano, in fondo é facile confondere la Moretti con le tante figure femminili del Pdl, dalla Carfagna alla Prestigiacomo, passando, perché no, per la tanto sputtanata Minetti. Giovani, carine e molto occupate a far parlare di sé in ogni modo. Del resto se andiamo a rileggere le tappe della fulminea – e per molti capi PD inspiegabile – carriera dell’ex Vicesindaco è difficile individuare meriti oggettivi ma ê facilissimo vedere le sue gaffe che, in puro stile berlusconiano, invece che punti deboli diventano la causa del suo successo. Appena eletta nella lista civica di Achille Variati nel 2008, lo scarica subito per infilar si nel PD che sta cercando volti nuovi per il suo rilancio; al congresso nazionale si lega a Giuseppe Penati allora tesoriere dei dem e si assicura il posto in Direzione Nazionale superando Variati e protetta anche dal nuovo segretario Bersani. Nel frattempo a Vicenza si distingue per l’efficienza amministrativa facendo togliere il nome di Enrico Hullweck dalla targa appesa a Santa Maria Nova per ricordare le vittime dell’esodo istriano (damnatio memoriae), aumenta il costo delle mense nelle scuole e dichiara che, eventualmente chi vuole può portarsi il panino da casa, e che sarà mai…, chiude l’esperienza ventennale dell’Informagiovani, promette un Centro Giovanile che non verrà mai realizzato in Piarda al posto della scuola materna, non realizza un solo provvedimento degno di essere ricordato, anzi del suo passaggio per Levà degli Angeli rimangono gli insuccessi e la riduzione di attività. E per questa brillante attività il suo partito la premia con le prime apparizioni nelle tv nazionali fino ad essere nominata nel triumvirato di giovani dem che coordineranno la campagna per le primarie Pd in favore di Bersani. Da lì il passo verso lo scranno in Parlamento è scontato e, alla prima occasione, come aveva già fatto con il suo primo talent scout, Achille Variati, che dopo più di trent’anni di vita politica sta ancora facendo il sindaco a Vicenza, cosa fa la Carole Bouquet della Bernarda? Ovvio, silura Marini e scarica anche Bersani. Segue un periodo di relativo grigiore rotto, in queste noiose giornate estive, dal bagno a Pula con il noto presentatore Massimo Giletti. Cui prodest? Alla Moretti, ovviamente, non certo allo scapolo d’oro della Rai che non ha bisogno di notorietà. Domanda: e se i fotografi li avesse chiamati proprio la Moretti? Che se ne parli, è la politica di oggi bellezza. Anche quella dei parlamentari della sinistra, per cui noi diciamo evviva la Minetti. Almeno lei è berlusconiana per davvero.