Veneto – Sequestrati oltre 1.500 chili di molluschi nocivi

In prossimità delle festività natalizie prosegue senza sosta l’attività di controllo e monitoraggio nel settore della sicurezza alimentare e dei prodotti tipici del periodo da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo, anche attraverso il servizio di pubblica utilità “117”.
Nelle ultime settimane, sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri polesani sono finite le attività di produzione, commercializzazione e trasporto dei prodotti tipici delle feste, con particolare attenzione ai prodotti ittici provenienti dal Delta del Po, destinati a finire sulle tavole dei consumatori.
A seguito di una mirata attività di monitoraggio, condotta con appostamenti e osservazioni continuate dai militari della Tenenza di Loreo, nei giorni scorsi sono state sottoposte a controllo, tra Rosolina e Porto Tolle, due autovetture con a bordo complessivamente tre persone di nazionalità italiana. I soggetti erano intenti al trasporto di semi di vongole veraci e lupini, oltre a cozze, privi di attestazione sanitaria idonea a certificarne provenienza, tracciabilità e luogo di pesca, in violazione delle normative comunitarie e nazionali in materia di sicurezza alimentare.
Con il supporto del Servizio Veterinario della ULSS 5 “Polesana”, è stato inoltre effettuato un esame sulle condizioni di conservazione dei molluschi, dal quale è emerso che parte del prodotto versava in condizioni igienico-sanitarie non idonee al consumo umano. È quindi scattato il sequestro di 1.550 chilogrammi di prodotto ittico, per un valore commerciale stimato in quasi 20.000 euro, e la contestazione di violazioni amministrative per un importo complessivo di 12.000 euro.
Particolare rilievo assume il sequestro del novellame di vongole, una pratica di pesca di frodo particolarmente dannosa per l’ecosistema marino. Si tratta infatti di vongole di piccole dimensioni, appena nate o ancora giovani, normalmente utilizzate come seme per l’allevamento, la cui sottrazione compromette la sopravvivenza della risorsa.
Per questo motivo, i semi di vongole veraci e lupini sequestrati sono stati rigettati nelle acque profonde dei canali navigabili del Comune di Porto Viro, in aree idonee a consentire la prosecuzione del loro ciclo vitale. L’operazione è stata effettuata con l’ausilio delle unità navali della Sezione Operativa Navale di Porto Levante, appartenente al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia, che assicura una presenza costante 24 ore su 24 nei tratti di mare e nelle acque fluviali del Polesine, svolgendo funzioni di “Polizia del mare”.
Diversa la sorte delle cozze sottoposte a sequestro: trattandosi di prodotto ittico potenzialmente pericoloso per la salute pubblica, il Servizio Veterinario ha disposto il conferimento immediato alla distruzione tramite una ditta specializzata.
Sono tuttora in corso gli approfondimenti sulla posizione fiscale e contributiva dell’azienda ittica di Porto Tolle a cui fanno capo i soggetti controllati, nell’ambito di una più ampia attività di contrasto alle irregolarità nel settore della filiera ittica.













