Niente più timbri sui passaporti, da domenica l’UE introdurrà nuovi controlli automatizzati alle frontiere

L’Unione Europea avvia una rivoluzione nei controlli di frontiera: da domenica 12 ottobre prenderà il via l’introduzione graduale del nuovo sistema automatizzato che registrerà digitalmente gli ingressi e le uscite di tutti i cittadini di Paesi terzi in viaggio per brevi soggiorni, fino a 90 giorni su un periodo di 180. Il progetto, parte dell’iniziativa “Smart Borders”, resterà in fase di implementazione per sei mesi e sostituirà progressivamente la tradizionale timbratura dei passaporti.
Il sistema raccoglierà e archivierà in un unico file nomi, numeri di passaporto e impronte digitali dei viaggiatori, permettendo di monitorare in tempo reale chi entra e chi esce dall’Unione. “Questo ci aiuterà a tracciare i movimenti alle frontiere e a rafforzare la sicurezza dei cittadini europei”, ha dichiarato il Commissario europeo per le migrazioni, Magnus Brunner. Oltre a contrastare la frode documentale e l’immigrazione irregolare, il nuovo sistema consentirà di individuare automaticamente i soggiornanti oltre i termini consentiti.
Gli Stati membri potranno scegliere in quali valichi di frontiera attivare per primi il sistema, che sarà operativo in tutta l’Unione entro il 10 aprile 2026. La Commissione europea ha assicurato che verranno organizzate campagne informative per facilitare l’adattamento di autorità, compagnie di trasporto e viaggiatori.
Non mancano però le perplessità: diverse aziende di trasporto temono code più lunghe negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, mentre il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha avvertito che il nuovo sistema potrebbe creare “caos” nei terminal dell’Eurostar, in particolare a St. Pancras. Le autorità britanniche hanno già messo in guardia i passeggeri: saranno necessari “alcuni minuti” aggiuntivi di attesa per ogni controllo.
Al progetto partecipano 29 paesi: tutti gli Stati dell’Unione Europea, tranne Cipro e Irlanda, e tutti i membri dell’area Schengen, ad eccezione di Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.













