13 Giugno 2017 - 10.54

ULSS 8 – UN BILANCIO RIVOLTO ALLA SFIDA TECNOLOGICA

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Nella sede dell’ULSS 8 Berica la conferenza stampa per la presentazione del Bilancio di esercizio 2016 delle ex Ulss 5 e 6. Presentati i principali dati economici e finanziari relativi al bilancio appena concluso. I numeri relativi all’attività socio-sanitaria svolta nel 2016 e le sfide che la ‘grande Ulss’ dovrà affrontare. Di Arrigo Abalti

 

 

Il Comunicato dell’Ulss 8

EQUILIBRIO DI BILANCIO E INVESTIMENTI IN NUOVE DOTAZIONI E TECNOLOGIE

PER LA SANITÀ DI VICENZA E DELL’OVEST VICENTINO

 

L’ex ULSS 6 ed ULSS 5 – oggi unificate nell’ULSS 8 Berica – hanno chiuso i bilanci 2016 entrambe con un leggero utile. Tra i dati più significativi, la buona capacità di attrazione e gli ingenti investimenti in nuove tecnologie. E per ulteriori, futuri investimenti sono stati accantonati ulteriori 4 milioni di euro

 

Una buona gestione della sanità pubblica oggi non può prescindere da un corretto equilibrio finanziario, per garantire le risorse necessarie allo svolgimento delle attività sanitarie ma anche agli investimenti in tecnologie sempre più avanzate. In questa prospettiva, rappresenta un risultato di grande rilievo quello che emerge dalla chiusura dei bilanci 2016 delle ex ULSS 6 e ULSS 5, come noto lo scorso anno già unificate di fatto nella gestione e dal 1 gennaio 2017 confluite anche formalmente in un’unica Azienda, l’ULSS 8 Berica. Per entrambe, infatti, il bilancio di esercizio 2016 si è chiuso con un leggero utile.

Due bilanci in utile

Per quanto riguarda l’ex ULSS 6, a fronte di un valore della produzione di 676,4 milioni di euro e di costi per 676,1 milioni, il risultato di esercizio è stato pari ad un utile di 238.213 euro.

Il bilancio dell’ex ULSS 5 invece ha visto un valore della produzione di 307,2 milioni, con costi per 307,1 milioni: dunque anche in questo caso con un risultato in leggero utile, pari più precisamente a 112.919 mila euro.

Complessivamente, le due ULSS evidenziano un valore della produzione di oltre 983 milioni di euro, un dato che rende l’ULSS 8 Berica la terza azienda della provincia di Vicenza.

Alcune voci significative

Indicazioni significative emergono anche dalla composizione delle principali voci che hanno contribuito a determinare questo risultato.

Sul fronte del valore di produzione, per quanto riguarda l’ULSS 6 si nota un peso significato della mobilità attiva, che vale 53,9 milioni di euro di prestazioni pagate da altre ULSS venete e di altre regioni per le cure prestate ai loro cittadini: un dato che da solo pesa per il 15,7% del valore della produzione, doppio rispetto ai costi della mobilità passiva (25,7 milioni, pari all’8% dei costi). In particolare, a contribuire alla mobilità attiva sono stati oltre quaranta servizi e reparti diversi, con numeri di particolare rilievo per Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Cardiologia, Radiochirurgia ed Ematologia, ma anche Anestesia e Rianimazione e Ortopedia e Traumatologia.

Situazione evidentemente diversa, ma non negativa, per gli ospedali dell’Ovest Vicentino, con una  mobilità attiva pari al 3,8% del valore della produzione e passiva pari al 20,5% dei costi, dato che però va letto in una prospettiva non negativa considerando l’assenza delle specializzazioni prerogativa degli ospedali hub e il fatto che, proprio per questo motivo, buona parte di questa mobilità passiva risulta nei confronti dell’ULSS 6 e pertanto, in una prospettiva di azienda unica, è destinata a diventare di fatto ininfluente.

Fondamentali, naturalmente, rimangono per entrambe i trasferimenti della Regione Veneto, che vanno a determinare per l’ex ULSS 6 e 5 rispettivamente il 75,5% e il 90,8% del budget, con un trasferimento medio per abitante di 1.534 euro.

Sul fronte dei costi messi a bilancio, un dato significativo riguarda gli investimenti: su un totale di 12,2 milioni di euro per l’ex ULSS 6, ben 6,9 sono stati destinati all’acquisto di nuove tecnologie e dotazioni sanitarie. Il tutto, va sottolineato, senza il ricorso a prestiti bancari, ma tramite risorse proprie e con un netto incremento rispetto al passato: se infatti nel 2015 le spese per l’acquisto di attrezzature sanitarie era stato di poco inferiore (6,8 milioni), ben diverso era stato il dato del 2014 e 2013 (rispettivamente 2,5 e 2,9 milioni).

Tra le principali dotazioni acquisite: la Gamma Camera computerizzata a doppia testa per la Medicina Nucleare (610 mila euro), la TAC 28 strati per la Neuroradiologia (567 mila euro), 4 apparecchi radiologici portatili per la Radiologia di Vicenza (405 mila euro), un Ecografo all’avanguardia con sonda pediatrica per la Cardiologia (218 mila euro), un Sistema Digitale Grandangolare Retinografico per Oculistica (218 mila euro), un Sistema Ecocardiografico per la Cardiochirurgia (191 mila euro), un Preparatore automatico per le colture cellulari per la Medicina Trasfusionale (134 mila euro), una TAC 16 strati per la Radiologia di Noventa Vicenza (126 mila euro), un Sistema a Scansione Automatico Optilex per Oculistica (109 mila euro).

Si aggiungono inoltre i 2,5 milioni stanziati con questo scopo dall’ex ULS 5, su un totale di 5 milioni di euro di investimenti. Netta, anche nell’Ovest Vicentino, la crescita registrata rispetto al passato: gli investimenti in nuove attrezzature sanitarie erano stati pari a 1,7 milioni nel 2015, 1,3 nel 2014 e solo 737 mila euro nel 2013.

E proprio alla necessità di continuare sulla strada degli investimenti in nuove tecnologie e dotazioni, sempre più avanzate, risponde la scelta della Direzione di accantonare nel bilancio dell’ex ULSS 6 ben 4 milioni di euro per futuri investimenti.

Rispetto dei tempi di pagamento

Un risultato significativo è stato ottenuto anche per quanto riguarda la riduzione dei tempi di pagamento, che ad oggi risultano addirittura al di sotto del limite di legge di 60 giorni: la media infatti nel 2016 è stata di 49 giorni per l’ex ULSS 6 e 47 giorni per l’ex ULSS 5, contro rispettivamente i 54 e 58 giorni del 2015; significativo, in particolare, il progresso compiuto dall’ex ULSS 6 in tal senso, dal momento che nel 2014 il tempo medio era di 79 giorni.

Il commento

«I risultati sono soddisfacenti, ma siamo ancora molto lontani dall’Azienda che vogliamo essere – commenta il Direttore Generale Giovanni Pavesi -. I numeri confermano la bontà della riforma sanitaria varata dalla Regione Veneto, che ci consente di creare fondamentali sinergie, non solo per ridurre i costi ma anche per migliorare la qualità dell’assistenza, attraverso un miglior coordinamento tra i diversi reparti ospedalieri e la condivisione delle rispettive best practices. È stato un anno di grande impegno, ma i temi da affrontare sono ancora molti. Guardiamo con fiducia al futuro della sanità vicentina, forti di un’azienda sana sul piano finanziario, che nell’ultimo anno ha investito complessivamente circa 9 milioni e mezzo di euro per il rinnovo e potenziamento delle attrezzature e che ha già accantonato ulteriori 4 milioni di euro per altri investimenti. Ora puntiamo a proseguire sulla strada già intrapresa, con un’attenzione particolare per la qualità dell’assistenza e per il dialogo con i diversi interlocutori, in primis i rappresentanti dei cittadini, per capire insieme come meglio indirizzare il nostro impegno».

Il personale

Sul fronte occupazionale, al 31 dicembre 2016 l’ex ULSS 6 risultava avere 4.002 dipendenti, ai quali si aggiungono i 2.107 dell’ex ULSS 5, per un totale complessivo di 6.109 unità, di cui 5.097 del comparto sanitario.

I numeri dell’attività svolta nel 2016

Sono del resto numeri di assoluto rilievo quelli relativi all’attività assistenziale svolta per i 497 mila abitanti dei 61 Comuni di competenza, attraverso sei ospedali per un totale di 1.317 posti letto.

Complessivamente, sommando i dati delle ex ULSS 6 e 5, nel 2016 sono state eseguite 1,2 milioni di prestazioni ambulatoriali e 3,7 milioni di prestazioni di laboratorio analisi. Gli accessi ai 5 Pronto Soccorso attivi nel territorio sono stati invece 169 mila, mentre l’attività chirurgica ha visto lo svolgimento di 38.062 interventi (190 al giorno), di cui 21.933 a Vicenza, 3.615 a Noventa Vicentina, 5.418 a Montecchio Maggiore, 3.878 a Valdagno e 3.218 ad Arzignano.

Buoni anche i risultati raggiunti per quanto riguarda i tempi di attesa: per le prescrizioni con priorità B (entro i 10 gg) viene raggiunto e superato l’obiettivo regionale del rispetto dei tempi nel 90% dei casi (precisamente l’ex ULSS 5 è arrivata al 90%, l’ex ULSS 6 al 96%), mentre nella fascia D (30-60 giorni) i tempi sono rispettati nel 97% nell’ex ULSS 6 e nell’88% nell’ex ULSS 5; infine, per le prescrizioni P (entro 180 gg) obiettivo centrato per il 100% delle prestazioni oggetto di verifiche nell’ex ULSS 6 e nel 97% dei casi nell’ex ULSS 5.

Importanti anche i numeri relativi all’attività svolta nel territorio, come dimostrano ad esempio i 6.289 utenti assistiti dai consultori familiari; i 1.030 utenti del Servizio di Tutela Minori, i 2.726 assistiti dal Servizio per le Dipendenze e i 5.908 anziani assistiti nei centri per non autosufficienti. E ancora, sono stati 1.158 i disabili seguiti presso le strutture dedicate, 5.590 i pazienti a vario titolo in carico alla Salute Mentale, e ben 13.300 i cittadini che hanno beneficiano dell’Assistenza Domiciliare Integrata.

 

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