19 Novembre 2018 - 13.54

EDITORIALE – Sul “No a multa selvaggia” Cicero ha ragione

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“Su tante cose non siamo d’accordo con l’assessore Cicero ma una qualità
gliela dobbiamo per forza riconoscere: è un uomo coerente e fermo nelle
sue idee. E ha il coraggio di dirlo pubblicamente e a chiare lettere.”
E’ questo l’incipit del comunicato diffuso qualche giorno fa da una forza politica della città: e abbastanza sorprendentemente si tratta della lista “Da Adesso in Poi” che fa riferimento a Giovanni Selmo e Pupillo. Il centro del contendere è l’opinione espressa a chiare lettere da Claudio Cicero riguardo all’ipotesi di piazzare un nuovo autovelox in viale del Sole. “Sarebbe immorale” è il giudizio riportato a lettere cubitali sul Giornale di Vicenza. Qualcuno parla di scricchiolii dentro la maggioranza, altri di liti in Giunta. In effetti pare che l’ipotesi di installare un sistema di controllo della velocità lungo l’arteria che conduce al casello autostradale di Vicenza Ovest sia stato inserito nel documento di programmazione economica del Comune per il prossimo anno. Un documento che il Sindaco e il suo Vice hanno presentato all’inizio della settimana, ma che pare l’assessore alla mobilità non conoscesse, almeno fino alla sua pubblicazione, tanto da offrire l’opportunità, alla minoranza, di fare una domanda retorica: “Ma in Giunta non si parlano?”.
Siamo alle solite e purtroppo già viste manfrine. Al momento di stilare un documento che deve prevedere quanto il comune incasserà nel prossimo anno ci si può muovere su due strade: mettere in conto solo le entrate certe, che sono quelle che derivano dai tributi per i quali già oggi si può avere ragionevole certezza; oppure aggiungere anche una previsione basata su dati un po’ più aleatori. Certo si possono prevedere le multe con le quali vengono sanzionati i senza-tetto trovati a dormire in strada, ma tutti sanno che non verranno mai pagate. Si può mettere a bilancio l’introito delle multe alle prostitute che battono in “zona rossa”, ma senza crederci troppo.
Se si prevede di installare un autovelox, però, è anche lecito aspettarsi che i cittadini vengano sorpresi a viaggiare troppo veloci e che siano multati. E qui si aprono numerosi problemi. Ci sono tratti di viale del Sole dove vige il limite di velocità di cinquanta chilometri all’ora, su una strada a due corsie per senso di marcia, divise da guard-rail, dove anche se si viaggia a settanta all’ora pare di essere fermi. In quel tratto nessuno va piano, nessuno rispetta il limite. Allora bisogna farlo rispettare per garantire la sicurezza, si potrebbe dire. Ma anche questo è un punto di vista tutto da dimostrare. Su viale del Sole non accadono incidenti. Ne contavamo uno alla settimana, minimo, all’incrocio con semaforo di via Cattane, ma una volta realizzata la rotatoria, non se ne sono più visti. Sempre se si fa eccezione per le prime uscite di strada dovute al fatto che gli automobilisti dovevano abituarsi al fatto che la rotatoria è costruita con una strana contro-pendenza. In quel viale, insomma, controllare la velocità non serve, non aiuta. Mettere un sistema di controllo della velocità è semplicemente comodo, come lo è stato per via Aldo Moro, dove peraltro qualche incidente è statisticamente accaduto.
In tante occasioni era stato proprio Claudio Cicero a scagliarsi contro le amministrazioni pubbliche accusandole di fare cassa con le  multe. Trovarsi ora dall’altra parte della barricata è scomodo e molti avrebbero semplicemente taciuto in ossequio alla “ragion di Stato”. Lui no, non ci sta e lo dice.
Il sospetto a questo punto è che i suoi compagni di Giunta e lo stesso Sindaco abbiano cercato di non far sapere a Cicero le loro intenzioni, se non quando erano già state approvate. Lo sapevano, prevedevano la sua reazione, e hanno cercato di aggirare l’ostacolo. Tutto questo – vero o falso che sia – dimostra solo una cosa. Fare campagna elettorale è difficile, ma governare una città lo è molto di più. “Togliamo il wi-fi, multiamo chi va veloce”, sono decisioni che fanno a cazzotti con i punti del programma di Rucco, ma sono anche un modo per cercare di venire a capo di altri problemi, prima non ipotizzabili.
Claudio Cicero ha il dono della coerenza, certi errori non li fa, merito anche dell’esperienza maturata. Con le multe si raccolgono 500 mila euro e si possono fare delle opere? “Benissimo, risponde lui, allora se abbiamo i soldi senza fare multe, avanti con le opere, altrimenti aspettiamo.” E ha ragione.

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