8 Maggio 2019 - 13.53

Casa S. Martino: negli ultimi 4 anni trend in crescita




Sono numeri che confermano quanto la difficoltà abitativa sia un’emergenza quanto mai attuale quelli relativi agli accessi di persone senza dimora nelle Case San Martino e Santa Lucia, strutture di accoglienza e accompagnamento di Caritas Diocesana Vicentina. E questo avviene sia nel periodo invernale che nel resto dell’anno, come hanno illustrato in Casa Santa Lucia il direttore di Caritas Diocesana Vicentina don Enrico Pajarin, il responsabile del servizio Lorenzo Facco e il volontario Marco Pittaluga in occasione appunto della presentazione dei dati relativi al ricovero notturno invernale di Casa San Martino e al bilancio dell’attività delle due Case nell’arco dell’intero 2018.

“Dal nostro osservatorio notiamo che il fenomeno della marginalità è in aumento – afferma il direttore don Enrico Pajarin -, con una presenza importante di italiani. Ecco perché il tema dell’inclusione è importante: queste persone hanno innanzitutto bisogno di stabilire relazioni e i nostri volontari si impegnano quotidianamente in questo”.

“È stata una stagione impegnativa e i numeri lo dimostrano – commenta il coordinatore del servizio Lorenzo Facco -. In questa situazione la mensa di Casa Santa Lucia diventa molto importante, perché è lì che si prende il primo contatto con le storie delle persone e da lì si capisce quale strada percorrere insieme a loro”.

Il ricovero notturno invernale di Casa S. Martino.

I dati del periodo 1 novembre 2018 – 31 marzo 2019 (cioè quello in cui, oltre ai soggetti in difficoltà abitativa già conosciuti, vengono accolte anche persone senza dimora che finora non hanno avviato un percorso individuale di inclusione sociale, ma che rischiano comunque la vita a causa delle temperature rigide della notte) dicono che nelle 151 notti di apertura del ricovero notturno invernale sono state ospitate in media 63 persone per notte (la capienza massima è di 65 posti), per un totale di 9.483 pernottamenti e una media di 35 pernottamenti per ospite. In totale sono state ospitate 270 persone: 268 uomini (28 italiani e 240 stranieri, età media 34,5 anni) e 2 donne italiane (età media 44,5 anni).

I numeri sono in leggero calo rispetto al medesimo periodo del 2017-2018 (65 persone ospitate in media per notte e 10.365 pernottamenti totali), ma in crescita rispetto ai medesimi periodi del 2015-2016 e 2016-2017, quando rispettivamente le persone ospitate in media per notte furono 57 e 55 e i pernottamenti totali 8.739 e 8.300.

Complessivamente, quindi, il trend degli ultimi 4 anni segna una crescita del bisogno, concentrato soprattutto nel periodo che va da gennaio a marzo, quando tutti gli anni si registra un aumento delle persone ospitate in media per notte rispetto al periodo novembre-dicembre (nel 2018-2019 sono state 64 contro 60).

Il bilancio 2018 di Casa S. Martino.

Casa San Martino è una struttura di ricovero notturno aperta tutto l’anno. Nel 2018 sono stati offerti 17.929 pernottamenti a 428 persone, di cui 420 uomini e 8 donne. In media, ciascuna persona ha pernottato 42 notti. Sono state inoltre distribuite 1.730 coperte a persone che hanno deciso di non usufruire del dormitorio.

Il servizio di ricovero è stato reso possibile grazie a 197 volontari, che hanno assicurato un totale di 14.100 ore di volontariato.

“Nel ricovero notturno – spiega il coordinatore Lorenzo Facco – alloggiano 21 persone che hanno trovato lavoro e che vorrebbero continuare il loro percorso di inserimento e integrazione con un’abitazione in affitto, ma non riescono a trovarla, spesso a causa della diffidenza nei loro confronti”.

Il bilancio 2018 di Casa S. Lucia.

Casa  Santa Lucia è una struttura diurna aperta tutti i giorni dell’anno, dove le persone senza dimora e in situazioni di povertà estrema possono trovare accoglienza, ricevere ascolto al fine di intraprendere un percorso personale e beneficiare di alcuni servizi essenziali.

Ascolto, accompagnamento e segretariato sociale

Le attività di ascolto, accompagnamento e segretariato sociale sono svolte da 3 collaboratori (1 coordinatore, 1 educatore, 1 operatore) con il contributo di 9 volontari (presenti per un totale di 2.160 ore, una media di circa 240 ore ciascuno), che insieme operano per accogliere le richieste d’aiuto di persone in povertà estrema dando la possibilità di accedere ad alcuni servizi essenziali (servizi per l’igiene personale, mensa, laboratori occupazionali, attività culturali e formative).

Nel 2018 sono stati effettuati 4.647 interventi (una media di 18 interventi al giorno), per un totale di 618 persone incontrate, per una o più volte, in una logica di accompagnamento, favorendo percorsi individualizzati di sostegno e di inclusione sociale.

Nello specifico si dà risposta alle seguenti tipologie di richieste: 

  • aiuti economici (nel 2018 sono state aiutate economicamente 330 persone);
  • necessità sanitarie (oltre a consulenze sanitarie offerte a 154 persone, nel 2018 sono state accompagnate 7 persone nel percorso di ingresso in Comunità Terapeutica);
  • documenti;
  • trasporti in Italia;
  • rimpatri mutuati (nel 2018 sono state accompagnate 6 persone nel percorso di rientro nel proprio Paese di origine; il servizio in quattordici anni, da febbraio 2004 a dicembre 2018, ha aiutato 170 persone).

Il Segretariato Sociale è aperto tutto l’anno dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00, il sabato dalle 9.30 alle 11.00. Nel 2018 ha registrato 261 giorni di apertura.

Mensa

Nel 2018 il servizio mensa è stato aperto per 215 giorni, di cui 151 feriali e 64 festivi. Complessivamente sono stati distribuiti 19.534 pranzi e 8.570 cene (totale di 28.104 pasti, contro i circa 24.000 del 2017). Il servizio è garantito dalla presenza di una cuoca e di 508 volontari che hanno prestato servizio per un totale di 6.834 ore.

“Fra i tanti servizi-segno di Caritas Diocesana Vicentina – afferma il volontario Marco Pittaluga – la mensa rappresenta un bisogno primario. In mensa entriamo in contatto con le persone e tentiamo di stabilire con loro un rapporto di confidenza. È importante farsi prossimi a loro, per aiutarle a riemergere dalle difficoltà”.

Docce e lavanderia, vestiario

Nel 2018 sono stati offerti:

  • servizi di igiene personale per un totale di 6.483 docce a 520 uomini e per un totale di 55 docce a 8 donne;
  • servizi di lavanderia per un totale di 550 lavaggi/asciugatura a 200 uomini e per un totale di 40 lavaggi/asciugatura a 6 donne;
  • attività di raccolta e distribuzione di circa 4.000 abiti usati in favore di 271 uomini.

Il servizio è prestato grazie ad un operatore che coordina i volontari ed alcuni ospiti volontari.

Consulenza sanitaria

Nel 2018 sono state offerte consulenze sanitarie a 150 uomini e 4 donne (un totale di 392 accessi) grazie all’impegno di un volontario medico.

Per visite specialistiche è stata implementata una collaborazione con l’Associazione Salute Solidale.

Laboratori occupazionali

Servizio finalizzato a rieducare le persone alla collaborazione, all’autonomia e all’impegno, attraverso attività laboratoriali. Il laboratorio occupazionale riguarda attività di assemblaggio rivolte a persone coinvolte in progetti personalizzati di inclusione sociale. Nel corso del 2018 sono stati coinvolti nel laboratorio 18uomini. 

Formazione “fare cultura”

Nel contesto del volontariato di relazione si offrono:

  • percorsi formativi:
  • corsi di alfabetizzazione e di lingua italiana per stranieri;
  • corsi di computer;
  • corsi di preparazione al sostegno esame patente;

grazie al contributo di 9 volontari (per un totale di 63 lezioni e 213 ore di volontariato);

  • occasioni di socializzazione e percorsi di re-inclusione sociale mediante la riscoperta della cultura e dell’arte:
  • visite a musei e mostre, nonché la visione di proiezioni al cinema;
  • cene sociali in locali pubblici che aderiscono al progetto “Pizza sospesa”;

grazie al contributo di 10 volontari (per un totale di 12 uscite e 113 ore di volontariato prestate).

L’incontro di formazione per volontari di Casa S. Martino, Casa S. Lucia e case di accoglienza Bakhita, Dalli Cani e S. Francesco.

Il 3 e 4 maggio (partecipazione a scelta tra le due date) la Caritas Diocesana Vicentina propone un incontro di formazione per i volontari di Casa S. Martino, Casa S. Lucia e case di accoglienza Bakhita, Dalli Cani e S. Francesco. Il 3 maggio si svolgerà dalle 19 alle 22 nella Parrocchia di San Paolo a Vicenza, mentre il 4 si terrà dalle 9 alle 12 nella Parrocchia di Campodoro (PD). L’incontro, dal titolo “Incontrare l’altro per essere testimoni di accoglienza”, prevede la testimonianza di Carlino Dagli Orti, medico volontario che da anni presta il suo servizio in Africa ed in zone di frontiera.

 

 

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