ARZIGNANO – Meccanico condannato per sequestro di persona, arrestato dalla Squadra Mobile

di P.U.

La Squadra Mobile della Questura di Vicenza ha arrestato venerdì scorso ad Arzignano un cittadino moldavo di 36 anni, Ghenadie Marisceac, da molto tempo residente in Italia, senza precedenti penali e impiegato come meccanico in una autofficina della città del Grifo.
Si tratta di un ‘insospettabile’, uno dei tanto immigrati nell’Ovest Vicentino che stanno svolgendo un lavoro regolare e che in Italia si è fatto una famiglia. Lavorava come meccanico in un’officina nelle vicinanze della sua abitazione in piazza Marconi 28. A suo carico vi sono accuse molto pesanti.
Si tratta di un’operazione condotta dal vice-sovrintendente Antonio Carta ricostruita dal dirigente della Squadra Mobile Berica e vicequestore, Davide Corazzini (vedi intervista video), condotta nell’ambito di un servizio di cooperazione internazionale di polizia con le forze dell’ordine moldave.
Marisceac è accusato assieme al fratello (Petru, 35enne, arrestato contestualmente ad Abano Terme dalla squadra mobile di Padova) di sequestro di persona a scopo di estorsione. L’episodio è accaduto nel distretto di Chisinau il 24 dicembre 2015. I due fratelli, tornati probabilmente in patria per le vacanze natalizie, verso le 2 di notte hanno bloccato un uomo, lo hanno caricato in auto, picchiato e costretto a portarli nella sua abitazione con lo scopo di estorcere denaro. Qualcosa andò storto e i due si dileguarono, ma la polizia moldava iniziò un’indagine che ha portato alla condanna per entrambi a 6 anni e 6 mesi di reclusione. Appena il provvedimento è stato reso esecutivo con la condanna della corte d’appello di Chisinau, è stata interessata l’Interpol e sono quindi scattati gli arresti da parte della polizia italiana. Sono ora in stato di arresto provvisorio in attesa dell’estradizione in Moldavia dove dovranno scontare la pena.