29 Luglio 2016 - 11.57

VICENZA in piena deflazione, prezzi in calo ma aumentano… i tappeti e i tabacchi

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Vicenza in piena deflazione, i dati dell’Ufficio Statistica del Comune di Vicenza confermano quanto anticipato dall’Istat nei giorni scorsi, che indicava il capoluogo berico, assieme a Bari, come quello con il calo maggiore dei prezzi in Italia. Nel mese di luglio 2016 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) nel comune di Vicenza ha registrato una variazione
nulla rispetto al mese precedente e di -0.6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
I dati devono essere considerati provvisori in attesa della diffusione dei dati definitivi da parte dell’ISTAT.

ECCO L’ANALISI DEI DATI PER DIVISIONE DI SPESA
– Prodotti alimentari e bevande analcoliche. La variazione tendenziale è pari a +0.3%, la variazione congiunturale è pari a-1.3%.
La classe di spesa con il maggiore aumento tendenziale è quella dei Vegetali (+2.9%, -4% il congiunturale), il maggiore calo si registra invece nelle Acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura (-2,8% tendenziale, +1,1%
congiunturale).
-Bevande alcoliche e tabacchi. La variazione tendenziale è pari a +1,6%, quella congiunturale a +0.1%. La classe di spesa con il maggiore aumento tendenziale è quella dei Tabacchi (+2.9%, nullo il congiunturale), mentre la maggiore diminuzione si registra nei Vini (-1,6% tendenziale, +0,6% il congiunturale).
-Abbigliamento e calzature. La variazione tendenziale è pari a -1.2%, quella congiunturale è +0.1%. Il maggiore calo del dato tendenziale si registra nelle Scarpe ed altre calzature (-4.7%, nullo il congiunturale), mentre il maggiore aumento si registra nella Riparazione e noleggio calzature (+4.3%, nullo il congiunturale).
-Abitazione, acqua, elettricità e combustibili. La variazione tendenziale è pari a -3.7%, quella congiunturale è +0.4%. L’unico dato in aumento è quello dei Servizi per la riparazione e manutenzione della casa (+0.9% tendenziale, nullo il congiunturale), mentre quello in maggiore diminuzione riguarda gli Atri servizi per l’abitazione n.a.c. (-10.6% tendenziale, nullo il congiunturale).
-Mobili, articoli e servizi per la casa. La variazione tendenziale è -0.8%, quella congiunturale è -0.2%. Il dato tendenziale in maggiore aumento è quello dei Tappeti e altri rivestimenti per pavimenti (+7.5%, nullo il congiunturale), mentre quello in maggiore diminuzione riguarda Mobili e arredi (-2,9% tendenziale, -0.6% il congiunturale).
– Servizi sanitari e spese per la salute. La variazione tendenziale è pari a +0.4%, nullo il congiunturale. Il maggiore aumento del dato tendenziale si registra nei Servizi ospedalieri (+2.2% tendenziale, nullo il congiunturale). Il dato in maggiore diminuzione è quello delle attrezzature ed apparecchi terapeutici (-1,6% tendenziale, nullo il congiunturale).
-Trasporti. La variazione tendenziale è pari a -2,1%, quella congiunturale è +1,0%. Il dato tendenziale con la maggiore variazione negativa è ancora quello dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-8,3% e -0.8% il congiunturale), mentre la
maggiore variazione positiva riguarda il Trasporto passeggeri su rotaia (+3.9%, +1.8% il congiunturale).
– Comunicazioni. La variazione tendenziale è pari a +1.6%, quella congiunturale è -1,0%. La variazione in maggiore aumento si registra nei Servizi postali (+9.7% tendenziale, nullo il congiunturale), non si registra alcuna diminuzione tendenziale, solo congiunturale (-4.0%) per gli Apparecchi telefonici e telefax (tendenziale +9.4%).
-Ricreazione, spettacoli e cultura. La variazione tendenziale risulta +0.9%, quella congiunturale +1.8%. Il dato in maggiore aumento si registra nei Supporti di registrazione (+11.4% tendenziale, +11.0% il congiunturale), mentre la maggiore variazione negativa è quella dei Giochi, giocattoli e hobby (-8.3% tendenziale, -2.0% il congiunturale).
– Istruzione. La variazione tendenziale si attesta a +1.1%, nulla quella congiunturale. Non si registra alcuna variazione rispetto al mese precedente.
– Servizi ricettivi e di ristorazione. La variazione tendenziale è nulla, quella congiunturale -0.7%. Il maggior aumento tendenziale si registra nei Ristoranti, bar e simili (+1,3% tendenziale, +0.1% congiunturale). In diminuzione i Servizi di alloggio (-3.5% tendenziale, -2.9% congiunturale).
-Altri beni e servizi. La variazione tendenziale si attesta a -0,1%, quella congiunturale è nulla. I dati in maggiore diminuzione sono quelli degli Altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona (-1.6% tendenziale, -0,1% il
congiunturale), quello in maggiore aumento riguarda gli Apparecchi elettrici per la cura della persona (+3.5% il tendenziale, -0.2% il congiunturale)

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