VICENZA – Ne nasce uno e ne muoiono due, persi 1000 abitanti in un anno

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Continua, lenta, l’erosione demografica della città di Vicenza, iniziata già da qualche mese, che ha portato la popolazione della città da 113.609 residenti a gennaio 2015 a 112.716 a fine febbraio 2016 (fonte ISTAT). La diminuzione è diventata più accentuata negli ultimi mesi. A pesare non è solo il saldo migratorio ma anche quello naturale. Negli ultimi tre mesi a fronte di una media di 50-60 nati, vi sono stati dai 100 ai 120 decessi. Gap non colmato dal saldo migratorio regolare. Molti immigrati, infatti non sono né censiti, né residenti, come dimostrano i frequenti episodi di cronaca nera in cui le forze dell’ordine hanno a che fare con persone senza fissa dimora o irregolari in Italia. A questi si sommano i nuovi arrivati dalle migrazioni sulle coste siciliane, distribuiti in appartamenti e strutture gestiti perlopiù da cooperative.
Per quanto riguarda la provincia, è diventata ormai stabile l’inversione di tendenza demografica negli ultimi mesi. A fronte di un autentico boom demografico negli ultimi decenni, da tempo la popolazione si è fermata sotto quota 870 mila.
In particolare nell’ultimo mese censito dall’Istat, la popolazione è di 866.736 abitanti, 200 in meno rispetto al mese precedente. Il saldo naturale è negativo, ma meno accentuato rispetto alla città. A fronte di 535 nati, vi sono stati 754 decessi.
P.U.

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