VICENZA – Isabella Sala e Salvini: non è amore su Facebook

Non ha la memoria corta Isabella Sala, assessore al Sociale del Comune di Vicenza. Ricordandosi di un ferocissimo post di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, che lo scorso anno la attaccò sulla questione profughi, interviene oggi con un comunicato con il quale replica al segretario del Carroccio. Nelle sue parole anche la ricostruzione della polemica. Un difficile rapporto fra l’assessore vicentina e Salvini che corre sulle pagine di Facebook. La risposta della Sala arriva infatti dal suo profilo Facebook.

Ecco il post dello scorso anno di Salvini:

“Non commento mai i commenti dell’onorevole Salvini ma oggi lo devo proprio fare perché mi ha dedicato un post sullo stesso tema lo scorso anno. In una riunione in prefettura a Venezia chiedevo informazioni sull’ipotesi di accogliere in famiglia i rifugiati e mi veniva risposto che c’erano esperienze molto positive e diffuse in Italia e all’estero. Al che l’onorevole mi dicono mi avesse invitato a ospitarli a casa mia. Oggi leggo titoli in cui si propone di farlo lui stesso. Credo la morale sia che al di là delle polemiche a un anno e passa di distanza e di fronte a un esodo biblico che viene da lontano e proseguirà a lungo sia il tempo in cui ognuno secondo il suo ruolo si debba prendere le proprie responsabilità. Leggere nei giornali di altri paesi europei di muri di treni in cui vengono fatti salire senza spiegazioni e spostati di alcuni chilometri donne e uomini di manifesti in cui si minacciano malattie e si invita a non toccare persone fa crescere una angoscia profonda e mi fa dire che non è l’Europa che vogliamo, che non ci riconosciamo, che vanno trovate strade diverse. E sono col pensiero ora a Venezia con chi cammina con e per le donne e gli uomini scalzi. E a Vicenza per fare la mia parte in modo costruttivo. Come ad esempio proponendo che per aiutare e accelerare la disamina delle commissioni dei richiedenti asilo e definire se hanno diritto al riconoscimento di uno status vengano utilizzati oltre al personale soprannumerario titolato di altri enti e uffici anche i giovani laureati e specializzati provenienti da università e master in diritti umani relazioni internazionali gestione dei conflitti. Abbiamo grandi competenze nel nostro paese e territorio. Abbiamo un tema che è una delle grandi sfide e questioni dei prossimi anni. Non ci sono risposte semplici e univoche a temi complessi, ma abbiamo le risorse e le competenze per unire forze, risorse e intelligenze. Si e no non sono risposte a problemi complessi come la frase dell’europarlamentare (fatta per creare distinguo fra diversi profughi ma pur sempre ben diversa dal commento al mio intervento dello scorso anno) dimostra”.