9 Gennaio 2024 - 17.12

VICENZA – Giovine contro i centri sociali e la manifestazione anti-Israele: “Antisemitismo e razzismo non possono avere cittadinanza a Vicenza”

“Una manifestazione che oltre alla propaganda, alle mistificazioni e al pregiudizio riassume in sé tutte le matrici discriminatorie, dall’odio razziale a quello religioso. L’antisemitismo e l’avversione nei confronti di Israele e del suo popolo non possono avere diritto di cittadinanza, tanto più nel contesto della Fiera dell’Oro, che vedrebbe Vicenza ferita nella sua identità, nei suoi valori ed esposta a un grave danno d’immagine internazionale”. A sostenerlo è il deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia Silvio Giovine, commentando l’annuncio della mobilitazione per il prossimo 20 gennaio a Vicenza dei centri sociali del Nordest, tra i quali il Bocciodromo di via Rossi, per contestare la presenza del padiglione israeliano a Vicenzaoro.

Nel giorno in cui il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato in audizione alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza che dal 7 ottobre al 31 dicembre scorso si sono verificati 135 episodi di antisemitismo su tutto il territorio nazionale, dalle scritte sui muri agli striscioni anti-Israele, dai danneggiamenti agli insulti durante i cortei, Giovine afferma: “Ho provveduto a depositare un’interrogazione al ministro Piantedosi affinché la manifestazione in quei giorni non venga autorizzata, perché dietro ai proclami di boicottaggio si cela una volontà di azzeramento dello Stato di’Israele che invece dobbiamo difendere nei principi anche alle nostre latitudini”.

“Peraltro durante Vicenzaoro, manifestazione in costante crescita, la nostra città si eleva a vetrina globale dell’eccellenza, del Made in Italy, della bellezza e dell’ospitalità per migliaia di persone provenienti da tutto il mondo – chiosa Giovine -. Una concreta opportunità per il tessuto produttivo e commerciale della nostra Città che non può essere ostaggio dell’intolleranza della sinistra radicale. Ancora una volta siamo costretti a commentare l’ennesima mancanza di rispetto degli esponenti del Bocciodromo verso Vicenza ed i vicentini”.

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