18 Settembre 2017 - 12.20

VICENZA – Democrazia partecipata: i ragazzi del Villaggio Sos di Vicenza eleggono il loro sindaco

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Anche il Villaggio Sos di Vicenza da oggi ha il suo “sindaco”: Emi ha 17 anni, abita in una casa famiglia del Villaggio, frequenta una scuola alberghiera e nel fine settimana lavora come barista. Nel suo “programma elettorale” ha scritto di voler “ascoltare i bisogni e i desideri” di tutti i ragazzi del Villaggio. Così, se in questi giorni visitate la sede del Villaggio Sos in viale Trieste, la troverete nel parco, con un taccuino dorato e una penna fucsia in mano, a prendere appunti sul Villaggio del futuro visto dagli occhi di “piccoli e grandi, senza nessuna distinzione nè preferenze”, come dice lei. L’elezione del sindaco dei ragazzi del Villaggio Sos di Vicenza è stata fatta in montagna, il luogo giusto per alzarsi dalla frenesia quotidiana e fare un grande respiro per coinvolgere tutto il Villaggio nella partecipazione alle scelte quotidiane. Ogni 3 o 4 anni, infatti, il Villaggio Sos affronta unito un tema importante, spiega la direttrice, Piera Moro. “E quest’anno, vista la maggioranza di preadolescenti nella nostra realtà, abbiamo scelto di confrontarci sul tema dell’educazione civica e della partecipazione”.  Una decisione in linea con la policy internazionale di Sos Villaggi dei Bambini – una onlus presente in 134 paesi del mondo – che pone al centro in questo momento storico il “diritto alla partecipazione” e l’ascolto dei bambini e dei ragazzi che vivono nei Villaggi Sos. “I nostri giovani hanno partecipato in quest’anno a importanti eventi nazionali dedicati al tema della loro partecipazione alle scelte che riguardano la vita quotidiana e il futuro”, spiega Piera Moro. Tra questi, l’adesione al progetto “Eccoci” – con gli adolescenti che sono stati coinvolti in percorsi partecipativi – l’incontro con la Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, e con la Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza. Così, dopo questo lavoro fatto in sinergia con gli altri Villaggi Sos, è stato avviato un lavoro interno durante quattro giornate di lavoro intenso di tutto il Villaggio di Vicenza a Folgaria (Tn), con una cinquantina di bambini e ragazzi dai 7 ai 22 anni e una ventina tra operatori e staff di direzione. I ragazzi più grandi (tra i 18 e i 22 anni) che stanno concludendo la loro esperienza al Villaggio hanno raccontato a tutti il loro percorso di vita dentro e fuori il Villaggio, soffermandosi su cosa, secondo loro, può essere migliorato rispetto alla partecipazione democratica alla vita nel Villaggio. “Si tratta di un buon esempio per chi resta, che a partire da queste considerazioni dei più grandi può ora mettere in atto dei cambiamenti importanti in senso resiliente”, osserva un educatore.  “Quindi, ci siamo confrontati sulla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989)”, spiega la direttrice. Divisi in gruppi – attraverso giochi, plenarie e con la metodologia “Metaplan”- i ragazzi hanno scelto gli articoli della Convenzione che più rispondono alle loro esigenze e hanno discusso anche dei loro diritti e doveri.
“Da questo confronto i ragazzi sono arrivati a scegliere una loro leader, che salvaguardi i loro diritti e renda visibile l’importanza dei doveri nella quotidianità”. È stata fatta una vera e propria elezione, in modo solenne, con la presentazione dei candidati e dei loro “programmi elettorali”, il voto segreto tramite una scheda con i nomi dei candidati e, infine, la proclamazione del “sindaco”, Emi. “È stato un momento positivo di democrazia trasparente, un messaggio importante per tutti i nostri ragazzi”, dice un educatore. Per la scrittura del programma, Emi si è confrontata con la sua educatrice residenziale. “Ho ascoltato le richieste dei bambini e dei ragazzi del Villaggio e poi lei mi ha aiutata a metterle in ordine di importanza”, spiega. La sua prima azione da sindaco sarà sistemare la segnaletica del campo di calcio e da basket dove giocano quotidianamente i bambini del Villaggio, un punto presente nel programma di tutti i candidati. “Ho poi proposto di fare delle gite, sia culturali che divertenti, perché abbiamo età ed esigenze diverse”. Emi è pronta all’ascolto di tutti: “Ciascuno da oggi potrà venire da me per parlare di desideri o aspetti problematici, e io farò da portavoce”. Lo farà con una squadra, come una piccola “giunta” del Villaggio, che si sta costituendo in questi giorni per convogliare l’energia positiva dei ragazzi in un progetto condiviso. Ci sarà chi si occuperà di sport, chi di ambiente e di musica e anche un rappresentante dei più piccoli, per immaginare insieme il futuro del Villaggio e agire concretamente: “Chi chiacchiera troppo, fa poco!” è lo slogan del sindaco neoeletto.  Emi resterà in carica per 6 mesi, rinnovabili per altri 6. “Questo tempo vuole rispettare la media di permanenza dei nostri ragazzi al Villaggio -spiega Piera Moro-, che è di poco più di 2 anni, e anche garantire una rotazione in questo ruolo tra i ragazzi del Villaggio”. L’effettiva operatività del sindaco sarà costruita con la direzione del Villaggio, che metterà un budget a disposizione dei ragazzi e con cui la nuova “giunta” avrà una linea diretta e un dialogo costante per portare la voce di tutti i bambini e ragazzi.

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