9 Maggio 2016 - 16.25

VICENZA – Breganze lascia la presidenza dell’Accademia Olimpica – Le dichiarazioni di Bulgarini e Galla

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breganze marino

Marino Breganze ha annunciato le proprie dimissioni da presidente dell’Accademia olimpica, con una lettera in cui annuncia di fare un passo indietro in relazione alle ultime vicende della Popolare di Vicenza e della fondazione Roi. «In relazione alla mia presenza nell’istituto di credito e nella fondazione – scrive Breganze – da più parti sono state chieste le mie dimissioni dalla presidenza. Credo che la mia buona fede non possa essere messa in discussione, se non altro per il fatto che ho investito con fiducia buona parte dei miei risparmi nelle azioni della banca. Ciò premesso, spinto esclusivamente dall’amore per l’Accademia, la cui attività benemerita è ampiamente certificata, e volendo evitare che con la mia presenza si possano gettare delle ombre sulla due benemerita attività, ritengo che fare un passio indietro sia un gesto significativo della mia dedizione».
Rimangono per il presidente dimissionario dei dubbi sul legame tra la sua carica e le vicende per le quali sono state chieste le dimissioni. «Non è agevole comprendere – rileva Breganze – come possa esserci qualsivoglia connessione con la presidenza di un organismo finalizzato alla cultura vicentina come l’Accademia olimpica».

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Il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci commenta le dimissioni dell’avvocato Marino Breganze dalla presidenza dell’Accademia Olimpica: “L’Accademia Olimpica è un’istituzione di assoluto valore, un vero motore di sviluppo del pensiero intellettuale e civile, di dialogo e confronto, di diffusione della conoscenza. Di più: proprio nell’ultimo anno è stato riannodato un più intenso e proficuo rapporto di collaborazione tra Comune e Accademia, tanto per trovare risposta ad antiche e sentite esigenze, come l’espansione degli spazi a disposizione dell’istituzione e della sua biblioteca, quanto per sostenere concretamente progetti di ricerca, come abbiamo fatto anche lo scorso anno con un contributo economico straordinario. Lo voglio ricordare oggi perché proprio la presidenza Breganze ha agevolato e stimolato l’intensificarsi di questa collaborazione. Le sue dimissioni rappresentano un apprezzato gesto di attenzione e, come lui stesso ha detto, di dedizione verso questa antica istituzione, che ha inteso mettere al riparo dalle polemiche che investono in questi mesi la Banca Popolare di Vicenza, e che rischiavano di riflettersi anche sull’Accademia Olimpica, pur non avendo questa alcun legame con l’istituto di credito. Il Comune continuerà sulla strada della collaborazione e del confronto per il bene della città, mantenendo il doveroso rispetto per l’autonomia e l’indipendenza di una istituzione antica, gloriosa e benemerita. A partire come noto dal lavoro del tavolo di regia costituito quest’anno per coordinare la costruzione del progetto triennale degli Spettacoli Classici in Olimpico, e che vede l’autorevole presenza di Cesare Galla, vicepresidente vicario dell’Accademia, a cui formulo i migliori auguri perché possa guidare con forza e saggezza l’istituzione nei prossimi mesi”.

Anche Cesare Galla, vicepresidente vicario dell’Accademia Olimpica diffonde una nora. “Le dimissioni di Marino Breganze da presidente dell’Accademia Olimpica, come ha egli stesso affermato, sono davvero “un gesto significativo di incondizionata dedizione” nei confronti della più antica istituzione non solo culturale della città di Vicenza” scrive Galla. “Nel riconoscere e apprezzare questa sensibilità e nel sottolineare la concretezza della sua presidenza e in generale del suo apporto alle attività dell’Accademia, è doveroso ribadire che il coinvolgimento dell’Accademia Olimpica nelle polemiche mediatiche e politiche riguardanti le vicende della Banca Popolare di Vicenza e della Fondazione Roi è una pretestuosa e inaccettabile forzatura.
L’Accademia Olimpica non ha mai rinunciato ad affermare con chiarezza e rigore la sua autonomia rispetto al mondo della politica e delle istituzioni cittadine. Con queste ultime, com’è naturale che sia, si è sempre rapportata in spirito di concreta collaborazione e intende continuare a farlo, certa che a loro volta le istituzioni continueranno a riconoscere e appoggiare le peculiarità del suo ruolo, la sua indipendenza e i suoi valori culturali e civili. Quegli stessi valori che Marino Breganze ha portato avanti durante la sua presidenza come durante la sua ultratrentennale esperienza di accademico olimpico”.

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