30 Marzo 2023 - 15.15

VICENZA – Arcigay contro il vicesindaco Celebron

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Arcigay Vicenza, che critica le parole rilasciate in un’intervista dal vicesindaco Matteo Celebron. “Le parole del vicesindaco di Vicenza Matteo Celebron riguardo le famiglie omosessuali e omogenitoriali -scrivono- andate in onda nel servizio di ieri sera su Tva Notizie, sono gravi, discriminatorie e antiscientifiche, e riflettono purtroppo ancora una volta il clima da avvelenamento dei pozzi portato avanti dal governo nazionale e dai partiti che lo compongono.

Il vicesindaco si dice d’accordo con le parole del segretario della Lega Salvini quando dice che le nostre famiglie e i nostri diritti non sono una priorità. «La politica deve dare risposte alle vere urgenze del paese»: non siamo una priorità, non siamo urgenza, i problemi sono altri. Quando si tratta di diritti c’è sempre qualcosa di più importante. Evidentemente tanto per lui quanto per il partito che rappresenta le nostre famiglie sono famiglie di serie B, ammesso che consideri le nostre effettivamente delle famiglie, dal momento che dal suo discorso traspare tutt’altro. Ed è inammissibile che a fare affermazioni di questo tipo sia un rappresentante delle istituzioni quale è il vicesindaco Celebron, affermazioni che sono gravemente lesive della dignità di una parte della popolazione che ogni giorno si trova ad amministrare.

«Sul tema delle adozioni per le coppie dello stesso sesso sono assolutamente contrario.» prosegue il vicesindaco «I bambini non si fabbricano e i diritti dei bambini devono essere tutelati.» Qui emerge tutta l’intenzionalità di avvelenare i pozzi e di creare un clima discriminatorio verso la genitorialità delle persone omosessuali. Parlare di adozioni per le coppie omosessuali non significa parlare di “fabbricazione di bambini”, ma significa aprire l’istituzione dell’adozione a coppie di uomini e donne che sono perfettamente in grado di crescere dei figli e delle figlie, così come provato da un corpus di ricerche internazionale che ha preso avvio almeno 40 anni fa e che a più riprese ha dimostrato che non è il genere o l’orientamento sessuale dei genitori a influenzare il benessere dei figli o la loro crescita equilibrata. Ad essere fondamentali sono cura, amore, impegno, educazione, ovvero quelle funzioni genitoriali che sono indipendenti da genere e orientamento sessuale e che sono presenti tanto negli uomini quanto nelle donne, tanto nelle persone omosessuali quanto nelle persone eterosessuali.

Se il vicesindaco Celebron vuole davvero tutelare i bambini come afferma, dovrebbe spingere l’amministrazione di cui fa parte ad unirsi al gruppo di sindaci che in Italia hanno deciso di proseguire la registrazione dei figli delle coppie lesbiche, così da garantire loro il diritto a vedere riconosciuto il rapporto anche con la madre intenzionale e non solo quella biologica, permettendo una maggiore stabilità dei legami affettivi. I bambini si tutelano garantendo loro di poter crescere sereni nelle loro famiglie, non certo sfruttandoli a fini elettorali per guadagnarsi qualche manciata di voti sulla loro pelle”.

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