5 Febbraio 2018 - 15.14

VENETO – Vicenza capofila contro la violenza di genere

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Domani, martedì 6 febbraio, nella sede Grandi Stazioni della Regione Veneto, l’assessorato al sociale della Regione Veneto e il Comune di Vicenza presentano il primo dei due progetti di comunicazione a valenza regionale finanziati per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne nel territorio regionale con i fondi del Piano d’azione nazionale contro la violenza sessuale e di genere.. “La violenza di genere si contrasta cominciando dalle parole, dal loro corretto uso e da una buona comunicazione– sottolinea l’assessore al Sociale della Regione Veneto –   Informare, sensibilizzare, educare mettere in dialogo persone, esperienze, risorse e servizi sono i primi passi per responsabilizzare donne e uomini e per promuovere quella cultura del rispetto che è il primo presidio della dignità delle persone e delle buone relazioni”. La somma messa a disposizione dal Piano di azione nazionale per il Veneto ammonta a 98.402 euro, che viene ripartita in parti uguali tra i due progetti di comunicazione presentati uno da una filiera di enti a prevalenza pubblica e, l’altro, a prevalenza privata. Con la filiera di enti coinvolti e di iniziative messe in campo per almeno un anno i due progetti coprono l’intero territorio regionale. Il primo progetto, che vede la prevalenza di enti pubblici, ha come capofila il comune di Vicenza. Si intitola Vera (acronimo che sta per “Verso la rete antiviolenza regionale”) e coinvolge i comuni di Venezia, Chioggia, Rovigo, Verona, Vittorio Veneto, i relativi Centri antiviolenza, istituti scolastici superiori e inferiori del medesimo territorio, ordine dei giornalisti, carabinieri, Università di Padova e ordine dei farmacisti della provincia di Rovigo. Tra le iniziative previste, una piattaforma web che faciliti conoscenza e accesso ai centri antiviolenza, trasmissioni radio e tv, eventi pubblici di sensibilizzazione, interventi nelle scuole, sensibilizzazione dei medici di medicina generale, operatori di pronto soccorso e farmacisti, incontri con le donne straniere. Il secondo progetto si intitola “L’otto per tutte”. Il Comune di Padova è capofila di una rete di strutture partner, a prevalente natura privata, che coinvolge il Centro veneto Progetto Donna, i comuni di Este, Castelfranco e Conselve, istituti scolastici, enti formativi associazioni e cooperative del territorio delle quattro province di Padova, Belluno, Venezia e Treviso, nonché il Centro diritti umani dell’Università di Padova e l’Ordine dei giornalisti. Tra le iniziative in cantiere una campagna di sensibilizzazione e di informazione veicolata anche attraverso i sacchetti dei fornai e le pezze degli occhiali, una app per smartphone per localizzare con facilità le strutture di ascolto e protezione per le donne, vetrofanie per divulgare il numero unico antiviolenza, percorsi formativi per giornalisti e comunicatori, azioni educative nelle scuole, una mostra itinerante elibri contro gli stereotipi di genere.

 

 

 

 

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