9 Maggio 2017 - 11.54

VENETO – Scuola: pochi presidi, situazione esplosiva e differenze Nord-Sud

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“Al ministro per l’Istruzione ho rappresentato la gravissima carenza di organico per i dirigenti della scuola in Veneto e ho chiesto un incontro ad hoc sulla situazione regionale. Al 1° settembre 2017 saranno 206 i posti vacanti e nei prossimi anni andranno in pensione altri 142 presidi”.

L’assessore veneto alla scuola ha dato voce alle proteste dei presidi incontrando il ministro Fedeli e chiedendo uno specifico approfondimento del ministero sulla situazione che si sta registrando in Veneto.

“Presidi a scavalco di due, tre o più sedi, nuovi incarichi e responsabilità che si aggiungono, mancato rinnovo del contratto: la situazione della dirigenza scolastica in Veneto rischia di diventare esplosiva”, rimarca la referente per le politiche scolastiche in Veneto. “ Condivido le proteste dell’Associazione nazionale presidi e dei suoi rappresentanti regionali: l’attuale situazione di incertezza e di sovraccarico mette a repentaglio il corretto funzionamento della vita scolastica e la qualità stessa della scuola – sottolinea l’assessore regionale – Da parte del ministro ho riscontrato attenzione e sensibilità alle segnalazioni in arrivo dal Veneto e dal nord Italia e la disponibilità ad affrontare un problema non più rinviabile che denota, ancora una volta, la grave sperequazione tra Nord e Sud”.

“Mi aspetto – conclude l’assessore – un intervento del ministero, in vista della protesta nazionale dei presidi proclamata per il 25 maggio, che dia il segnale di un passo di responsabilità verso migliaia di dirigenti scolastici ai quali compete il difficile onere di garantire la qualità dell’offerta formativa a ragazzi e famiglie”.

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