29 Aprile 2019 - 14.56

Questo pazzo, pazzo (e freddo) aprile

È colpa dell’ “aria fredda dal nord Europa”. Parliamo del calo delle temperature avvenuto già domenica mattina. E, secondo le previsioni farà freddo (più della media del periodo) fino a domani, martedì.

“La discesa di aria fredda dal nord Europa favorisce una fase maltempo – recita il bollettino meteo – Martedì e mercoledì la pressione in aumento determina un temporaneo miglioramento. Giovedì e venerdì probabile aumento dell’instabilità”. La domenica è trascorsa tra freddo e nevicate in tantissime zone del Vicentino, con una quota neve tra 1.200 e 1.500 metri, che si è abbassata oggi a 1.000-1.000 metri (fino a mezzogiorno). Nel corso del pomeriggio “schiarite a partire da ovest, via via più ampie”. Per i freddolosi non andrà meglio martedì, anche se non pioverà né nevicherà più (almeno fino a fine settimana). La tendenza per i giorni successivi vede infine per mercoledì tempo stabile e soleggiato, con qualche addensamento nelle ore centrali della giornata. Tra giovedì e venerdì potrebbe verificarsi un aumento della nuvolosità con probabili rovesci sparsi.

La notte scorsa tempeste di neve di varie entità hanno imperversato sui monti vicentini, provocando anche qualche temporaneo black-out elettrico: sul Grappa sono caduti circa 15 centimetri con inevitabili disagi alla circolazione e temperature sotto lo zero. Basti pensare che mentre alle 2 della notte prima il termometro segnava quasi 4 gradi, nel pomeriggio di ieri era sceso a -3.

Continuano i disagi, più pesanti, soprattutto nella parte bellunese delle Dolomiti. L’area del Nevegal è praticamente isolata. Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro comunica che ”la copiosa neve ha provocato la caduta di numerosi alberi sulle strade e sulle linee elettriche” e descrive la situazione in questi termini: ”La gran parte delle strade è interrotta sia per la presenza di piante in strada, sia per la copiosa neve; ci sono numerose persone isolate e senza corrente elettrica; stiamo intervenendo con squadra operai comunali, squadre volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Veneto Strade, Tecnici Enel Distribuzione, Ditte incaricate dal Comune”. Il sindaco, comunque, è molto chiaro nello sconsigliare a tutti di mettersi in viaggio da e per il Nevegal e ricorda a tutti di non fare gli eroi e di ”aspettare gli eroi veri, quelli addestrati, come vigili del fuoco e protezione civile”. Inoltre ”non sostiamo sotto o in prossimità degli alberi: ne abbiamo rimossi a centinaia di pericolanti (e saranno ripiantati con un po’ più di attenzione), ma continuano a caderne altri e non sostiamo sotto o vicino alle linee elettriche”.


Grappa


Grappa
Campogrosso
Piatta-Bertagnoli, Crespadoro
Revolto, Giazza

Campomulo, Gallio
Larici, Asiago
Verena, Asiago
Pasubio, Ossario
Pian delle Fugazze
Bocchetta Campiglia
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