17 Luglio 2015 - 12.03

POLITICA – Attacco ai Veneti dalla Sicilia, e il Veneto risponde

Veneti evasori

“I leghisti hanno ormai superato ogni limite: prima facevano politica sfruttando le disgrazie altrui, adesso anche le proprie. Oltre a essere rabbiosi sono anche inconcludenti. Basta a queste falsità sui forestali e sulle risorse destinate alla Sicilia”. Le dichiarazioni del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, replicando alla nota dei senatori della Lega Nord, Sergio Divina e Nunziante Consiglio, hanno scatenato un mare (nostrum) di polemiche.
“Si avvii un’operazione verità sui conti -ha continuato Ardizzone- e si scoprirà che i 300 milioni di cui straparlano i due leghisti è solo una piccolissima parte delle risorse che in decenni lo Stato ha trattenuto alla Sicilia, per risanare il debito pubblico nazionale, anche dei veneti. Un prelievo forzoso, certificato proprio di recente dalla Corte Costituzionale e dalla Corte dei Conti. I due senatori pensassero al Veneto, regione in cima alla classifica per evasione fiscale e alle tante multe che l’Italia è stata costretta a pagare all’Unione europea per lo sforamento delle quote latte da parte degli allevatori veneti”.
Parole che hanno provocato dure repliche dal Veneto. Affermazioni che innervosiscono più di qualche rappresentante politico nostrano, soprattutto dopo gli eventi disastrosi della Riviera del Brenta.
“Il presidente Zaia assieme alla Lega Nord -afferma la senatrice del Carroccio , Erika Stefani- ha presentato un’interrogazione per lo stato di calamità far fronte al disastro. In altri casi in Italia sono state erogate somme elevatissime ma sul Veneto si fa più resistenza, sembra che la nostra regione sia un’entità a se stante, come fosse una poleis greca che deve autosostentarsi non chiedendo mai nulla. Abbiamo dato tantissimo all’Italia, siamo ancora la locomotiva di questo Paese, mandiamo a Roma risorse per far reggere tutto il bilancio dello Stato. Ma di fronte ad eventi drammatici con famiglie e imprese in ginocchio, le risorse locali non possono fare granché. Si deve intervenire, chi si abbandona a queste chiacchiere offensive nei confronti di chi soffre è solo condannabile. So che i commenti su facebook sono anche di questo tenore, indicano nei Veneti un popolo egoista, ma lascerei ai social questi bassi ambiti di discussione. Che lo dica il presidente dell’Assemblea Siciliana è assolutamente inaccettabile. Non possiamo in questi frangenti fare a gara fra chi ha avuto di più e chi ha avuto meno”.
Rincara Antonio Mondardo, segretario provinciale della Lega Nord: “Che lezioni di buongoverno arrivino dalla Sicilia è quasi choccante. Una Regione nella quale i costi della Sanità sono multipli rispetto a quelli del Veneto, nella quale il numero di dipendenti pubblici per ogni ente è multiplo di quello veneto, in cui per fare da guardia un museo che ha un decimo degli accessi della Cappella degli Scrovegni sono assunte decine di persone, rispetto alle poche unità del monumento artistico padovano. Se vogliono fare quattro conti siamo sempre disponibili ma la Regione Sicilia non ne farebbe una bella figura. Imparino a governare da noi, spendano quello che spendiamo noi garantendo servizi d’eccellenza e poi parlino”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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