31 Agosto 2023 - 16.24

Polemiche sulla frase di Joe Formaggio (“Non voglio vedere il Veneto con la maggioranza di cittadini di colore scuro”): reazioni e precisazioni del consigliere regionale di FdI

Prende la ribalta per l’ennesima volta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio. Invitato in una trasmissione televisiva locale, discutendo con un esponente del PD ha dichiarato: “Oggi sono andato in viale Milano a Vicenza, ero l’unico bianco… non mi piaceva e non piace nemmeno alla maggioranza delle persone. Non possiamo fare diventare l’Italia la seconda Africa, non voglio vedere il Veneto con la maggioranza di cittadini di colore scuro. Anche la gente la pensa così”.

Alle sue dichiarazioni segue una ridda di reazioni da tutte le parti politiche. A cominciare dal deputato e responsabile organizzazione del partito, Giovanni Donzelli che ha dichiarato: “In Fratelli d’Italia non c’è spazio per il razzismo”. I video della trasmissione sono ora al vaglio della commissione di disciplina e garanzia del partito.

Arriva la presa di posizione dei consiglieri regionali PD:

 “Le affermazioni del consigliere regionale Formaggio, che ritiene che la maggioranza dei veneti debba avere la pelle bianca, oltraggiano, ancora una volta, il ruolo che ricopre e l’istituzione che dovrebbe rappresentare”, dichiarano i consiglieri del Partito Democratico.

Aggiunge Chiara Luisetto: “Le affermazioni del collega vicentino non fanno altro che confermare l’impianto razzista suo e del suo partito, che anche sulla questione migranti vivono fuori dal mondo. Dovrebbero chiedere scusa. Scusa per il razzismo strisciante che hanno alimentato a fini elettorali, per l’incapacità politica di gestire il fenomeno e per le accuse per anni rivolte contro chi cercava di trovare soluzioni di dignità per l’accoglienza. Simili battute a sfondo razzista non possono più essere accettate”.

Conclude il Gruppo Pd: “Il Consigliere non è nuovo a uscite violente per far parlare di sé, ma con queste ultime è stato passato di nuovo qualsiasi limite. Non basta neppure prendere le distanze, come ha fatto ipocritamente qualche esponente di Fratelli d’Italia quando poi questi esponenti vengono candidati ed eletti nelle proprie fila. Aspettiamo provvedimenti seri dal Consiglio e dal Presidente Zaia. Chi non parla ora è complice”.

Ecco invece la precisazione di Formaggio:

“Innanzitutto, chiedo scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi: il mio era un ragionamento provocatorio che voleva mettere al centro la questione dell’immigrazione clandestina; un ragionamento che, estrapolato dal contesto in cui è stato pronunciato, ha assunto un significato che non era quello che volevo esprimere. Non cerco però giustificazioni: ho sbagliato e mi pento di frasi che non mi appartengono e non rispecchiano il mio pensiero e quello del mio partito”.

“Il razzismo infatti è un’espressione indegna e disumana, da contrastare con ogni mezzo e da condannare senza se e senza ma. Il colore della pelle per me infatti non è e non può essere un fattore di discriminazione: la mia domanda – perché tale era, una provocazione e non una dichiarazione politica – riguardava la presenza dei clandestini nel territorio regionale, tema al centro della trasmissione che mi ospitava e problema particolarmente sentito dai veneti. Sia per lavoro che nella vita privata ho rapporti quotidiani con persone da tutto il mondo, e non le divido certo in base al colore della pelle, ma secondo il loro comportamento”.

“Il mio non era e non voleva essere un ragionamento discriminatorio, ma la denuncia di un’emergenza legata all’immigrazione clandestina che nella nostra regione si sta facendo sentire in maniera pesante, come dimostrano i tanti cittadini veneti che mi fermano per strada, mi chiamano o mi scrivono per segnalarmelo: sono un tipo diretto e forse non sono riuscito a far passare con chiarezza questo messaggio, e di questo mi scuso ancora con tutti quelli che si sono sentiti offesi, da tutti i cittadini onesti al mio partito, i cui vertici regionali e nazionali ho già contattato per spiegare la situazione e presentare personalmente anche a loro le mie scuse”.

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