26 Marzo 2021 - 10.30

Passeggiate e parchi: le zone verdi più belle del comune di Vicenza

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di Anna Roscini

Un’esplosione di colori e profumi: è arrivata la primavera, la stagione del risveglio della natura. La voglia di uscire e di stare all’aria aperta si fa sempre più forte, ma fare una semplice passeggiata non è cosa da poco per chi abita in zona rossa: il Dpcm del 2 marzo consente infatti lo svolgimento dell’attività motoria solo se svolta in forma individuale, nei pressi della propria abitazione, con uso di mascherina e con distanza di un metro da altre persone. L’attività sportiva è invece consentita esclusivamente all’aperto, all’interno del proprio comune, in forma individuale e con la distanza di due metri dalle altre persone. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento, come la corsa o la bicicletta, entrare in un altro comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. In zona rossa si possono portare i bambini al parco: è consentito infatti l’accesso ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa. Questi spazi, infatti, salvo diverse disposizioni locali, restano regolarmente aperti anche per praticare sport, a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento e comunque in prossimità della propria abitazione.        
Un inizio di primavera ancora all’insegna delle restrizioni, ma non dimentichiamo che è possibile ritrovare il contatto con la natura anche senza allontanarsi dalla città. Il comune di Vicenza, per esempio, offre innumerevoli itinerari alla scoperta dei suoni e dei colori della natura, lontano dal caos urbano. Andiamo a scoprire le passeggiate e i parchi più belli di Vicenza.

Risorgive della Seriola a Maddalene        
La Seriola sgorga naturale dalle risorgive di Maddalene Vecchie, a nord ovest della città. Si tratta di un modesto corso d’acqua che in passato era conosciuto anche come Bacchiglioncello. Come ci ricorda Francesco Barbarano De Mironi nel libro “Historia ecclesiastica della città, territorio e diocesi di Vicenza”, la Seriola nasce “al Monticello di S. Maria Maddalena, scorre per Vicenza, fa girare molti molini, produce preziosissimi gamberi e nell’uscire dalla città, finisce nel Bacchiglione, appresso l’Isola”. Le risorgive della Seriola producono un’acqua limpidissima e batteriologicamente pura, quindi adatta alla potabilità. Non ricevendo alcuna fonte inquinante fanno parte di un ecosistema equilibrato, ma molto delicato. Un’oasi di pace da scoprire e rispettare: l’ambiente è ricco della vegetazione spontanea e rigogliosa tipica delle zone umide tra cui il sedano d’acqua, il non ti scordar di me palustre, il crescione d’acqua e l’erba pesce. Tutto intorno possiamo trovare ontani, olmi e frassini.

Valletta del Silenzio: oasi e percorsi         
Tra Villa La Rotonda e Monte Berico, sorge l’oasi della Valletta del Silenzio, parco didattico realizzato nel 1992 in collaborazione con il servizio forestale regionale. L’ingresso dell’oasi si trova proprio lungo la Stradella della Rotonda. Una volta entrati, ci addentriamo nel frutteto e nel bosco di pioppi, olmi, carpini, farnie, noccioli. È possibile ammirare anche alcune forme di vita legate ai luoghi umidi, in alcuni piccoli stagni. Dalla Valletta del Silenzio possiamo raggiungere anche il parco storico di Villa Guiccioli, attraverso un ripido sentiero nel bosco. Si procede in via della Rotonda finché non si incontra, sulla destra, l’indicazione del sentiero che sale a Villa Guiccioli, sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza. Dalla strada è visibile la scalinata che si addentra nel bosco, la parte iniziale e più ripida del percorso.

Parco di Villa Guiccioli       
Il parco storico di Villa Guiccioli ha un’estensione di circa quattro ettari e occupa la sommità del colle Ambellicopoli. Nel parco sono presenti 563 piante, tra alberi e arbusti, appartenenti sia alla flora locale che a specie esotiche. Le specie vegetali determinate sono circa una quarantina. Tra lecci, cipressi, tassi, cedri, aceri e querce si nota una maestosa Zelcova, censita tra gli alberi monumentali della provincia di Vicenza. In mezzo agli alberi di orniello, olmo, carpino nero e roverella sono presenti numerosi sentieri. In meno di dieci minuti è possibile inoltre raggiungere a piedi il Santuario di Monte Berico.

Lungo l’argine del Bacchiglione a Polegge fino a Laghetto       
Un breve itinerario, ma di suggestiva bellezza, ci porta a scoprire l’argine del Bacchiglione a Polegge. Lasciamo la trafficata Strada Sant’Antonino e percorriamo un piccolo tratto del Cammino Fogazzaro Roi lungo via della Cresolella. Dopo avere attraversato un sentiero alberato, arriviamo alla Strada di Polegge. Svoltiamo a destra e saliamo sull’argine del Bacchiglione che percorreremo per un breve tratto fino all’altezza dell’azienda agricola La Meridiana. Dall’argine possiamo ammirare il Livelon, lido storico dove un tempo i vicentini venivano a prendere il sole e a rinfrescarsi nelle calde giornate estive. Proseguiamo fino alla chiesa di Polegge. Da qui parte la pista ciclabile che ci porta fino al quartiere di Laghetto, immersi nel verde dei campi.

Dal parco Retrone al bosco del Quarelo e all’ex colonia Bedin-Aldighieri      
Il parco Retrone sorge lungo l’argine dell’omonimo fiume e si sviluppa su una superficie di circa 53.000 metri quadrati. All’interno del parco fluviale, sono disponibili diversi percorsi: con una passeggiata di circa 5,8 km è possibile raggiungere la pista ciclabile di Gogna e proseguire poi verso il Bosco del Quarelo. Una volta arrivati in Gogna, possiamo scegliere di raggiungere anche il bellissimo parco di Villa Bedin Aldighieri attraverso il sentiero che parte da via Vigolo. Il Parco Villa Bedin Aldighieri è un altro dei polmoni verdi della città.

Parco Querini           
Grandi prati, alberi secolari e un boschetto cresciuto spontaneo. Circondato per due lati dalle sponde del fiume Bacchiglione e dal suo affluente Astichello, e per il terzo lato dalla linea delle mura veneziane, parco Querini ha un’estensione di oltre 121.000 metri quadrati. Di straordinaria bellezza il viale rettilineo, fiancheggiato da statue, che dal palazzo Capra Querini conduce al tempietto monoptero costruito da Antonio Piovene nel 1820.

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