26 Ottobre 2023 - 10.10

Ne uccide più il fuori onda della spada

Di Alessandro Cammarano

La figura da chiodi, quella per la quale ci si vorrebbe seppellire, è sempre in agguato dietro l’angolo per ciascuno di noi; la gaffe è democratica ed ecumenica, non risparmia nessuno ed è pronta a metterci a nudo.

A chi non è mai capitato, parlando con un conoscente, di uscirsene con un “Ma lo conosci anche tu quel cornuto di Eustachio? La moglie se la fa con chiunque” per sentirsi rispondere “Lo conosco sì; è mio cognato”.

Seguono farfugliamenti imbarazzati, anche se i più pervicaci nella figura nera potrebbero rincalzare con un “Ah ma allora Gilberta è tua sorella …”.

Ecco, tutto questo fa parte di una certa qual imperizia nel gestire la lingua, o meglio di omettere il suo collegamento con il cervello prima di proferire parola.

Se però noi siamo semplicemente dei comuni mortali ai quali talvolta scappa una parola di troppo o un’espressione infelice, a chi si occupa di spettacolo e soprattutto di informazione si richiederebbe una certa misura anche nei momenti “non ufficiali” tale da evitare attimi parecchio spiacevoli e spesso non privi di conseguenze.

Il “pasticcio” combinato da Andrea Giambruno, a questo punto ex compagno della Presidente del Consiglio, durante più di un fuori onda della trasmissione “Diario del giorno” che era stato chiamato a condurre su Rete4 è sotto gli occhi di tutti.

Lo svarione pure un po’ saccente, da romano cazzone, su “blu Estoril” – colore da carrozzeria d’auto, per inciso, e non da tessuto – del tailleur della collega seguito da reiterate sistemazioni dei gioielli di famiglia nei pantaloni e toccatine sulla testa della suddetta giornalista accompagnate da un “perché non ti ho incontrata prima?” che manco un diciassettenne in marasma ormonale si sognerebbe di pronunciare e che si configurano come vere e proprie molestie non sono che la punta dell’iceberg di un comportamento sessista e machista, “giustificato” da una posizione di forza.

Questa volta pero il “perché io so’ io e voi nu siete un c …” non è bastato anche perché la Compagna Presidente si è alterata parecchio e ha, per così dire, ‘cambiato la serratura alla porta di casa’ – anche se pare che le cose tra la First Coppia andassero maluccio da mesi – mentre nel frattempo Striscia la Notizia faceva uscire altre frasi immortali pronunciare dall’ex Ciuffone del tipo “Noi facciamo i threesome e pure i foursome” o “dà fastidio se mi tocco il pacco?”.

Semplicemente agghiacciante ma non unisco nel suo genere.

Qualcuno si ricorda di Emilio Fede – all’epoca altro “intoccabile” – al quale Marino Bartoletti passò la linea per un’ediszione straordinaria del TG4 e che si fece sorprendere mentre se ne usciva con un elegantissimo “Cucciolona! Anvedi che gambe che c’ha la …” per poi essere gelato da un “siamo in onda, siamo in onda” al quale seguì una faccia da provolone ammosciato difficile da dimenticare.

Meravigliosa anche una giornalista di SkyTG24 che durante un notiziario del 2013, dopo aver passato la linea ad una collega in esterna e senza rendersi conto di avere ancora il microfono proruppe, abbandonando il birignao istituzionale, in un “restatece voi, mo’ me ne vado, me so’ rotta er cazzo” che rimarrà negli annali.

Sempre da Sky, ma questa volta sui canali sportivi, due paladini del quale il nome è ignoto, commentando una partita di pallanuoto durante le olimpiadi – pensando ovviamente di essere fuori onda – commentavano la bellezza delle hostess finché uno dei due se ne uscì con un “hai notato anche tu la quantità di fregna olimpica che c’è in giro?”; ci sarebbe da sperare che il loro licenziamento sia arrivato un secondo dopo, ma probabilmante no. Purtroppo.

Meraviglioso l’annuncio – in piena pandemia – l’annuncio dell’inizio della “campagna vaginale” fatto da una povera speaker, della quale ignoriamo il nome, di un TG regionale.

A conclusione di questa mini rassegna non si può non citare lo X – ex Tweet – di Gaia Tortora, giornalista apprezzatissima e solitamente molto accorta, che giustifica le battutacce fuori onda come “un modo per allentare la tensione”: proposte di ammucchiate, volgarità infami e schifezze sessiste allenterebbero la tensione? Sì, forse, tra i bonobo ma forse neppure lì.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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