30 Novembre 2022 - 16.16

Il campione Davide Rebellin travolto e ucciso da un camion: si cerca l’autista – Zaia: “Abbiamo perso un simbolo”

Tragedia della strada nel Vicentino. Il campione di ciclismo Davide Rebellin è morto all’età di 51 anni mentre si stava allenando in bici. L’incidente è avvenuto lungo la strada regionale 11 Padana a Montebello Vicentino, travolto da un camion che poi si è allontanato senza che il conducente prestasse soccorso. Il camion è uscito da uno svincolo autostradale travolgendolo in prossimità del ristorante ‘La Padana’. Non è chiaro che il camionista sia fuggito o non si sia accorto dello scontro. I carabinieri stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente e stanno indagando per risalire al conducente del mezzo pesante.

Rebellin era nato a San Bonifacio il 9 agosto 1971 ma vicentino a tutti gli effetti abitava a Madonna di Lonigo. Specialista delle classiche ha vinto l’Amstel Gold Race (nel 2004), la Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a varie tappe al Giro d’Italia dove fu anche maglia rosa.

La sua carriera da professionista era iniziata nel 1992, dopo aver vinto l’argento l’anno prima nel Mondiale dilettanti e l’oro al Giro del Mediterraneo. Solo nel 2018 (a 47 anni) si piazzò al terzo posto nel Tour International di Orano in Algeria.

Poche settimane fa Rebellin aveva ufficialmente chiuso la carriera. Proprio oggi avrebbe dovuto incontrare l’amministrazione comunale della sua Lonigo per organizzare la festa di fine carriera (VAI AL LINK)

Le dichiarazioni di Zaia

“Con Davide Rebellin il ciclismo veneto perde una delle sue figure storiche, un esempio di atleta e di uomo andato ben oltre la sua pur strepitosa carriera agonistica. Spero che il suo esempio di passione possa essere seguito dai ragazzi che, a vario livello, si cimentano con lo sport del pedale. Lo sport veneto per antonomasia”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda il campione veronese (era di San Bonifacio), morto oggi in un incidente stradale mentre era in sella alla sua bicicletta.

“Il dramma di Davide – aggiunge il Governatore – lascia un segno profondo in tutti noi, in chi ama lo sport, in chi ha visto in lui il campione da sostenere sempre e comunque. Alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene rivolgo le mie più sentite condoglianze”.

“Rebellin – dice Zaia – nonostante i suoi 51 anni si era ritirato da poco dal professionismo, esempio più unico che raro di longevità. Anche così ci ha dato il segno del suo immenso amore per quella bicicletta con la quale ha scritto pagine indimenticabili del ciclismo internazionale, nazionale e veneto”.

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