12 Luglio 2022 - 10.06

Mario Vielmo chiude la spedizione in Himalaya: “Troppo pericoloso”

“Con dispiacere, ma con nessun rimpianto” scrive Mario Vielmo nel suo post sui social di addio alla sua 13esima impresa. Il tentativo di vetta era fissato per oggi, 12 luglio, campi montati, acclimatazione conclusa. Ma il caldo è troppo, zero termico a 6500 metri, dove si va sempre a meno dieci. La via Kinshofer, la normale per gli alpinisti, era impraticabile.

“Abbiamo valutato la pericolosità della salita anche in base alle raccomandazioni di chi è sceso dall’ultimo tentativo di vetta, senza successo: ‘Attenzione la parte bassa della Kinshofer è diventata una roulette russa’. Il troppo caldo con zero termico a 6500m ha reso il canale uno scivolo di ghiaccio vivo e ora pericolosissimo per le continue scariche di sassi di ogni dimensione e a qualsiasi ora, anche di notte. Alcuni sono stati colpiti fortunatamente senza grosse conseguenze” racconta il vicentino.

“Marco e più alpinisti hanno iniziato un primo tentativo di vetta, ma parte degli alpinisti (tra cui Marco) sono rientrati valutando la situazione troppo al limite e a campo 1 la maggior parte ha desistito e fatto ritorno al CB” raccontava lo staff di 

Marco Confortola venerdì 8 luglio. Poi la decisione anche del valtellinese di rinunciare: “Purtroppo il surriscaldamento e le temperature in aumento stanno provocando tantissime valanghe da fondo”.

“Noi siamo dalla parte della prudenza e non della follia. La montagna ha cambiato volto, ora non vuole nessuno e noi la rispettiamo” scrive ancora Vielmo, prima di dedicare l’ultimo pensiero alla tragedia della Marmolada: “Ora i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutte le vittime della Marmolada. All’ amico Paolo Dani con il quale ho trascorso dei momenti indimenticabili durante il corso guide. Ciao caro Paolo”.

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