28 Novembre 2023 - 16.44

Il Giallo sbarca in teatro a Lonigo con “Testimone d’accusa”

«Esiste la “commedia perfetta”? Forse sì. Secondo alcuni critici è “Il matrimonio di Figaro” di Beaumarchais, secondo altri è “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde. Sul più bel dramma giudiziario però non ci sono dubbi: “Testimone d’accusa” di Agatha Christie». Queste le parole di Geppy Gleijeses, regista dello spettacolo che il Teatro Comunale “G.Verdi” di Lonigo ha il piacere di ospitare venerdì 1 dicembre, con udienza fissata alle ore 21, per dare il via alle festività natalizie nel segno del giallo d’autore.

Un giallo firmato Agatha Christie, maturo di quasi un secolo (è pubblicato la prima volta nel 1925. Del 1953 la versione per il teatro), oggi prodotto dalla collaborazione tra Gitiesse Artisti Riuniti e Teatro Stabile del Veneto, e che rappresenta la perfezione di un meccanismo ben congeniato. «È infernale questo meccanismo, con un colpo di scena dopo l’altro, in un crescendo raveliano, una battuta dopo l’altra», sostiene la regista, che affida la vicenda a due volti noti tra le stelle: Vanessa Gravina e Giulio Corso.

Con le scene di Roberto Crea, i costumi di Chiara Donato e le musiche di Matteo D’Amico, il pubblico del Comunale sarà spettatore di un caso gudiziario in piena regola. Lo spettacolo, come nella migliore tradizione londinese, porterà “in tribunale”sei volontari per sedere nella giuria popolare, e seguiranno le arringhe dal palcoscenico. Il caso inizia con la storia di una donna tradita dal marito più giovane: già qui è uno spunto autobiografico. La scrittrice britannica, infatti, fu tradita dal primo marito (di cui però portò sempre il cognome) e sposò poi un uomo molto più giovane di lei. Billy Wilder ne trasse un film, nel 1957, forse il miglior adattamento cinematografico riservato all’opera di Christie.

Il testo teatrale, che risulta più asciutto rispetto il film, non concede tregua alla tensione, affonda come una lama di coltello affilatissimo (letteralmente) nella schiena di chi osserva. Nel panorama degli spettacoli che il teatro rappresenta ininterrottamente da decenni, “Testimone d’accusa” è la gemma più splendente della produzione della scrittrice per uso teatrale. A garantire l’effetto verità richiesto a questo testo, Vanessa Gravina, nella parte della tradita Romaine, dovrà interagire con nove personaggi, interpretati da Michele Demaria, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Francesco Laruffa, Erika Puddu e Lorenzo Vanità, oltre naturalmente a Giulio Corso, ad interpretare il marito  Leonard Vole. L’avvocato di lui, Sir Wilfrid, ha il volto di Paolo Triestino. Il gioco di questo gioiello del genere giallo, è proprio nel realismo con cui il pubblico entrerà in crisi, minuto dopo minuto, nel tentativo di prendere una posizione di “colpevole o innocente” rispetto al giovane marito della bella Romaine. L’intera vicenda vedrà la presenza di uno stenografo che, meticolosamente, redigerà tutti i verbali del processo. Ma l’onore di partecipare al processo per sei giurati dal pubblico, renderà l’esperienza indimenticabile, come per la migliore tradizione di questo spettacolo, fino all’incredibile verdetto finale!

La vita culturale del Teatro è sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Lonigo con Rino Mastrotto Group, Fondazione Farmacia Miotti, Autovega, FIS- Fabbrica Italiana Sintetici.

Lo spettacolo, in abbonamento, ha una durata di 2,15 senza intervallo. I biglietti sono disponibili presso la Biglietteria del Teatro, lunedì e sabato dalle 10.30 alle 13.00, mercoledì dalle 16.00 – 18.30. La sera dello spettacolo, a partire dalle ore 20, è possibile acquistare presso la Biglietteria. Oppure Online, sul sito teatrodilonigo.it. Per informazioni, telefonare al numero 0444 835010, in orario di biglietteria.

IN BREVE

Vanessa Gravina e Giulio Corso
con la partecipazione straordinaria di
Paolo Triestino
in
TESTIMONE D’ACCUSA
di Agatha Christie
traduzione di Eduardo Erba


con Vanessa Gravina, Giulio Corso, Paolo Triestino, Erika Puddu, Bruno Crucitti, Antonio Tallura, Michele Demaria, Yaser Mohamed, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Lorenzo Vanità

aiuto regia Norma Martelli

scene Roberto Crea

costumi Chiara Donato

musiche Matteo D’Amico

artigiano della luce Luigi Ascione

produzione Gitiesse Artisti Riuniti, Teatro Stabile del Veneto

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