22 Marzo 2018 - 23.06

FUORIPORTA – Giornate del Fai: ecco dove a Vicenza e provincia

PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA

Palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti. Le aperture delle Giornate FAI di Primavera, oggi e domani, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Un Paese che ritrova la propria identità in un evento festoso e rassicurante che supera gli schieramenti e fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, bene comune di ogni italiano. Le emozioni che ci uniscono sono il desiderio e la passione di scoprire le tante facce della bellezza che ci circonda: per questo il FAI invita tutti a partecipare a questa grande festa italiana, vivendo la gioia di sentirsi parte di un popolo con solide radici che in questo modo rafforza il filo che lo lega. Nessun evento collettivo è tanto ricco di entusiasmo e di tolleranza, nulla come le grandi code davanti ai nostri monumenti simboleggiano con più forza questa unione al di là dei propri convincimenti. C’è un’Italia che invita e un’Italia che partecipa: l’energia dei 50.000 volontari del FAI attraversa la Penisola da nord a sud alle isole e spinge la gente a scoprire, negli oltre 1000 i luoghi aperti al pubblico, i tanti frammenti di una stessa identità. «Le Giornate FAI di Primavera 2018 – dichiara Ines Lanfranchi Thomas, presidente FAI del Veneto-   sono uno degli eventi clou del Fondo Ambiente Italiano, nato più di 40 anni fa per curare, tutelare e proteggere il nostro territorio. In Veneto, saranno oltre quarantacinque, tra chiese, oratori, ville, giardini, edifici e palazzi, i luoghi straordinari e pieni di storia, interessanti, talvolta mai visti prima, che verranno aperti dai volontari. Ogni delegazione del Veneto stupirà per le proposte scelte in città o in provincia grazie al contributo di tanti privati, al lavoro dei volontari e con l’aiuto dei giovani e giovanissimi Apprendisti Ciceroni. Inoltre, in questo fine settimana, sarà possibile, oltre a Villa dei Vescovi a Torreglia e al negozio Olivetti a Venezia, ammirare e visitare un nuovo bene FAI sempre a Venezia: Casa Bortoli, un appartamento signorile, che si apre di fronte alla Salute» La manifestazione è anche un importante evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione della Fondazione. Per questo, all’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro: i preziosi contributi raccolti saranno destinati al sostegno delle attività istituzionali del FAI. «Per il quarto anno consecutivo – ricorda infatti Ines Lanfranchi Thomas – le Giornate FAI di Primavera chiudono la settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali, in collaborazione con il FAI: dal 19 al 25 marzo, la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano l’unicità del nostro patrimonio, una maratona televisiva di raccolta fondi a sostegno del FAI. Sostenete l’Italia: è un impegno civile, fatelo attraverso il FAI, con un contributo facoltativo o con un sms o chiamate il 45592». Le Giornate sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI – e a chi si iscrive durante l’evento – a chi sostiene la Fondazione con partecipazione e concretezza. A loro saranno riservati ingressi esclusivi visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali, perché iscriversi al FAI è un gesto civile e al tempo stesso un beneficio: conviene a se stessi e fa bene all’Italia.

VICENZA

VICENZA – Palazzo Bonin Longare. Il palazzo è una tipica struttura palladiana. Si tratta infatti di un grosso quadrilatero con un pianterreno rustico liscio con un portale caratterizzato da un arco a tutto sesto. Al primo piano si alternano finestre sormontate da timpani triangolari e convessi. Entrambi i livelli nel prospetto sono arricchiti da otto semicolonne di ordine corinzio. In alto, dopo una seconda trabeazione, sono delle semplici finestre quadrate corrispondenti ai sottotetti. Nella corte interna, quello che in facciata era un “pieno” diventa “vuoto” cosicché si ha uno splendido doppio loggiato su colonne corinzie che fiancheggiano due archi centrali. Tutti questi elementi confermano la paternità palladiana del progetto, che venne eseguito intorno al 1572, mentre è più difficile accertare quando esso venne eseguito dal principale allievo di Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi.

 

SCHIO (VI) – Fabbrica Alta. La fabbrica è stata progettata dall’architetto belga Auguste Vivroux e, secondo Alessandro Rossi (imprenditore di Schio e Deputato e Senatore del Regno d’Italia) “eseguita sullo stile di quelle Belghe ed Inglesi”, ha dimensioni davvero ragguardevoli. Il corpo di fabbrica è lungo 80 metri e largo 13,90; conta cinque piani di altezza più il sottotetto. Al suo interno vi sono immensi saloni suddivisi in tre campate da 125 colonne in ghisa; conta 330 finestre e 52 abbaini.

 

NOVE (VI) – Palazzo Baccin. Uno scrigno capace di contenere arte, storia e cultura. È uno splendido palazzo del ‘500, di impronta palladiana, sapientemente ristrutturato di recente dal Comune di Nove. I lavori molto accurati, hanno ridato l’impostazione originaria del palazzo e cioè quella infilata di stanze tipica dei palazzi di quell’epoca, recuperando i pavimenti alla veneziana, le travature e la scala. Per l’occasione saranno esposte delle opere di un artista straniero che lasceranno tutti stupiti.

 

NOVE (VI) – Mulino Pestasassi Stringa. Il Mulino Pestasassi fu realizzato nel 1791 da Baccin con il sistema a due grandi ruote idrauliche. Venne poi ereditato dalla famiglia Cecchetto che lo fecero funzionare per oltre un secolo. Negli anni Sessanta venne acquistato dalla Famiglia Stringa e grazie alla loro cura e dedizione il mulino è l’unico del suo genere ancora funzionante e fornisce l’acqua necessaria per la produzione degli impasti di ceramica. Durante la visita, il mulino sarà funzionante.

 

NOVE (VI) – Museo della Ceramica. Il Museo è situato dal 1995 nelle stanze dell’elegante Palazzo De Fabris, concepito non solo come mostra di ceramica ma anche come luogo di studio e di incontri per quanti desiderano conoscere o approfondire l’arte della ceramica. Nel Museo si possono ammirare non solo preziosi pezzi di ceramica dal ‘700 ai giorni nostri ma anche opere provenienti dal territorio vicentino e non solo e alcuni pezzi di epoche precedenti. Tra i manufatti esposti si possono segnalare il grande vaso in terracotta decorato a graffito e ingobbo del grande Pablo Picasso – datato 1950 – e proveniente dalla fornace di Madoura, Vallauris (Cannes) e l’interessantissima collezione di fischietti, cosiddetti “cuchi”, provenienti da tutto il mondo.

 

NOVE (VI) – Manifatura ceramiche Antonibon, ora Barettoni. La manifattura nasce nel 1727 nella vecchia casa paterna di Giovanni Battista Antonibon (sede attuale), divenendo in breve tempo la più importante fabbrica di ceramica della Repubblica Veneta, tanto che l’allora Consiglio “Savi della Mercanzia” lo esonerò per 20 anni dal pagamento del dazio. Nel 1762 il figlio Pasquale cominciò a produrre la porcellana, raggiungendo altri traguardi di grande maestria e originalità. Dal 1907 la manifattura è di proprietà della Famiglia Barettoni che continua la leggendaria tradizione conservando centinaia e centinaia di pezzi di ceramica nelle sue antiche stanze, opere d’arte di inestimabile valore storico e artistico. La visita di questo speciale luogo include anche il Forno a Legna a due piani, unico esemplare ancora funzionante. Saranno esposte le maggiori opere della produzione storica di questa antica e storica ditta di ceramiche, maioliche, porcellane, biscotto.

 

PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA