16 Settembre 2016 - 10.39

ECONOMIA – Il fondo pensione che blinda il futuro

pensione

Anche se certezze per il futuro nessuno ne ha, e’ giusto che i giovani ma anche i meno giovani, si pongano oggi delle domande sul loro domani, sul loro futuro, su come costruire in modo semplice una pensione integrativa da aggiungere a quella misera che verrà corrisposta dal sistema previdenziale obbligatorio.
Ovvio che una pensione integrativa la si costruisce attraverso “rinunce” dove una parte del reddito va appunto fatta confluire su un fondo pensione, però ricordiamoci bene che le rinunce fatte in età giovane a volte, spesse volte, sono meno impegnative di rinunce fatta in età avanzata.
Non e’ facile crearsi una pensione facendo confluire parte del reddito su di un fondo pensionistico, ma e’ praticamente indispensabile, se le stime che fanno, si realizzeranno, stime che vedono una pensione, per i 40enni di oggi, pari al 40% dell’ultimo reddito percepito.
La pensione integrativa va fatta soprattutto per preservare un tenore nel momento del pensionamento pari a quando si era forza lavoro, ma non solo, va fatta anche per sfruttare le agevolazioni fiscali, previste dalla normativa vigente, di cui altre forme di risparmio non beneficiano.
Anche se il futuro sembra lontano e’ importante pensarci subito, anche con piccoli versamenti, tante gocce formano il mare, sapendo bene, prima si aderisce maggiori saranno i benefici che si possono ottenere nel momento del pensionamento.
Di solito, tutte le compagnie vita, permettono di costruire una pensione integrativa contribuendo anche con piccole somme, ad esempio con 50 euro al mese, ma da non sottovalutare il fatto che i contributi versati sono deducibili dal reddito complessivo per un ammontare annuo massimo di 5.164,57 euro, con un beneficio fiscale che dipenderà dalla propria aliquota marginale IRPEF.
La tipologia del fondo dove andare investire dovrà ovviamente essere oggetto di confronto con il proprio consulente, usando comunque un semplice avvertenza che più lontana è l’età pensionistica maggiore dovrebbe essere la componente azionaria del fondo e viceversa minore e’ la lontana dalla pensione maggiore dovrebbe essere la componente obbligazionaria del fondo, facendo attenzione anche alle spese ed alle commissioni che qualsiasi compagnia chiede.
I comparti dove far confluire i soldi destinati alla forma di pensione integrativa quelli con maggior grado di rischio sono più adatti ai giovani, i comparti più prudenti sono invece consigliati a chi si avvicina all’età pensionabile, per intenderci.
Logica vuole che la scelta del comparto deve essere determinata dal numero di anni mancanti alla pensione e dalla propria propensione al rischio. Con l’avvicinarsi dell’età pensionabile e’ opportuno consolidare la posizione maturata effettuando
anche conversioni dai comparti con grado di rischio più elevato verso quelli con grado di rischio inferiore.
Quindi ricordiamoci che oltre ad una necessità per mantenere domani il tenore di vita che abbiamo oggi, scegliere la previdenza complementare e’ una scelta vantaggiosa che permette di ottenere consistenti benefici fiscali ogni anno, nel corso di tutto il periodo in cui si versano le contribuzioni al fondo.
Per concludere quindi, giocoforza, non possiamo demandare a domani quello che possiamo e dobbiamo fare oggi.
FABIO ROSSI

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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