16 Marzo 2020 - 9.59

Economia, è caos mercati

Quello che abbiamo vissuto e visto nell’ultima settimana, qualcuno non l’ha visto e vissuto neanche in una vita intera. Chi avrebbe immaginato solo un paio di mesi fa, di dover vivere segregato in casa per motivi di sicurezza sanitaria. Chi avrebbe  immaginato di vedere un crollo così veloce e devastante delle borse, ed un recupero altrettanto veloce come quello di venerdì scorso.

Si sapeva bene però che i mercati erano talmente pompati con la liquidità delle banche centrali che i prezzi risultavano per lo più esagerati, in certi casi folli. Ormai in finanza c’è poco di concreto e reale. Per cui resta e resterà sempre valido il vecchio modo di dire, comprare la paura e vendere l’euforia, cosa che apparentemente sembra semplice ma non è così.

Per ultime le dichiarazioni di Christine Legarde, affermazioni intempestive ed inadeguate perché chi occupa ruoli così importanti dovrebbe riflettere mille volte prima di qualsiasi intervento. Sicuramente la presidente della BCE ha fallito il suo primo vero test, tenendo una delle più disastrose conferenze stampa, quasi smontando il lavoro fatto da Draghi e facendo piombare nel baratro le borse europee, Milano prima fra tutte crollata quasi del 17%, facendo esplodere lo spread nel momento in cui il nostro Paese combatte una guerra per certi versi drammatica contro la peggior pandemia dell’ultimo mezzo secolo.

Cosa ci riserveranno le prossime settimane. Impossibile prevederlo. E’ impensabile credere che torni tutto come prima. Ci vorrà tempo e pazienza. Se l’aspetto della salute è e sarà la priorità, non secondario sarà l’impatto sull’economia.

Con molta probabilità il COVID-19 anche se è stato un’importante catalista, quello che in finanza viene definito il cigno nero, non è l’unico elemento che spiega la forte turbolenza attuale.

Se il virus diventerà meno pericoloso e più gestibile con il migliorare del clima, potrebbe esserci un vigoroso rimbalzo dei mercati, una ripresa a V, da cogliere al volo per alleggerire posizioni, onde evitare ulteriori cigni neri che potranno arrivare, laddove la stessa Cina vero motore della crescita globale dovrà riconfigurare la sua filiera produttiva.

Lasciamo quindi una delle peggiori settimane nella storia delle borse, con ribassi medi tra il 20 ed il 25%, senza sapere cosa accadrà nelle prossime settimane e su quanto pesante potrà essere il calo dei listini, se mai ci saranno ancora cali importanti.

La speranza che vengano trovate misure serie ed efficaci al contenimento del virus in modo tale che ci sia chiarezza su quelli che saranno gli impatti economici, per capire se si tratterà solo di uno shock temporaneo alla crescita globale o se sarà qualcosa di più importante.

Concludendo, solo importanti stimoli monetari, risultati positivi su studi clinici e terapie contro il virus potranno portare un po’ di sereno. Il temporale è arrivato, attenzione a non farsi ingannare da qualche giornata di sole. Alcuni rimbalzi potrebbero servire per far entrare gli ultimi indecisi e non far vedere quello che realmente c’è all’orizzonte.

Andrà tutto bene, dopo la pioggia arriva sempre il sole e dopo la notte il giorno.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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