15 Dicembre 2023 - 8.47

Covid: contagi e ricoveri aumentano, nel silenzio tombale del Governo

Mah, può anche essere che io sia sfortunato, e che conosca solo persone fragili o particolarmente predisposte ad ammalarsi.

Ma un numero sempre maggiore di amici, di conoscenti, di nipoti che fanno gli insegnanti, mi segnalano che sono sempre più numerosi i casi di adulti, ma anche ragazzi e bambini, colpiti da sintomi di tipo respiratorio, in molti casi anche seri.

Benissimo, è logico pensare che da che mondo è mondo ogni inverno porta con sé l’influenza.

Ma guardando i numeri che, sia pure fra mille reticenze trapelano, si capisce che le cose non stanno esattamente come vorrebbero farci credere.

Parafrasando Karl Marx ed il suo “Uno spettro si aggira per l’Europa; lo spettro del comunismo” si potrebbe dire “C’è un fantasma che si aggira per l’Italia” pur nell’invisibilità e nell’indifferenza dei più, e questo fantasma si chiama Covid.

Guardate, lo so bene che gli articoli sul Covid sono fra i meno apprezzati dai lettori di giornali e media.

Ma cosa volete, Tviweb fin dall’inizio si è data la mission di fornire un “diverso punto di vista” nell’informazione, per cui anche se in questo momento parlare di Sars non è più di moda, e soprattutto non piace al “Potere”, noi lo facciamo lo stesso perché lo riteniamo prima di tutto un dovere verso chi ci segue. 

Ricorderete  che lo scorso 29 novembre era ritornato sul tema con il pezzo dal titolo “Trasfusioni. Quelli che vogliono solo il sangue garantito no vax!”, in cui riferivo dell’ultima trovata degli anti-vaccinisti di diffidare le Ulss venete dall’utilizzare nelle trasfusioni sangue o plasma proveniente da persone vaccinate. 

Possiamo anche comportarci come gli struzzi, ma la realtà ci dice il virus non se n’è mai andato, e se c’era stato un naturale allentamento nel periodo estivo, con l’arrivo dell’inverno i casi stanno crescendo esponenzialmente.

E che non si tratti di un’impressione lo dimostrano le parole di Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che, in vista delle Feste di Natale e Fine Anno, in cui aperitivi, cene, cocktail, baci e abbracci costituiscono una grande festa per i virus,  consiglia un ritorno alla prudenza e ad un certo “distacco”.

Come dicevo, si può sempre dire che si tratta di favole, ma un tampone su cinque per Sars-Cov 2 oggi risulta positivo (ovviamente per quelli che se li fanno i tamponi, che non credo siano poi tanti), i contagi nelle ultime tre settimane sono quasi raddoppiati (+94%), ed i decessi fra ultra ottantenni e fragili sono stati 881 in un mese (fonte Fondazione Gimbe).   Il motivo per cui il numero dei ricoverati nelle terapie intensive, pur in crescita, non si sia impennato, è dovuto al semplice fatto che le persone molto anziane non sono “intubabili”. 

Basta poi leggere i giornali per apprendere di Ospedali con Pronto Soccorso in crisi, con ambulanze in coda e pazienti in attesa.

E da Roma cosa dicono?

Per ora il Governo sembra fare finta di niente.

Di fronte all’intensificarsi delle infezioni del virus la scelta sembra essere quella che “il fatto non sussiste”.

Non che la cosa mi meravigli poi più di tanto, visto che la coalizione che ha vinto le ultime elezioni (Fratelli d’Italia e Lega in particolare), contestando le scelte del Governo Conte, ha incassato i voti di molti No Vax, No mask, no Lockdown, e di tanti fra quelli per i quali il “virus ed i decessi non esistevano” ed “i vaccini sono portatori di ogni male”.

Non dimentico la splendida uscita di Michele Serra, che nella sua rubrica scrisse allora che “il covid ha perso le elezioni”.

Ma come dicevo, non mi meravigliano i silenzi dell’Esecutivo, che ha messo in cantiere una Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla passata gestione del Covid, forse con lo scopo di mettere in croce una classe politica che si è trovata a fronteggiare la prima pandemia mondiale praticamente a mani nude.

Non è per innescare inutili polemiche che dico questo, ma è evidente che coloro che, a scopo elettorale, hanno lisciato il pelo a quei cittadini che pensavano e urlavano nelle manifestazioni dei sabati pomeriggio che “il Covid era un’invenzione della Dittatura sanitaria, un esperimento perverso del Nuovo Ordine mondiale per terrorizzare ed addomesticare i popoli, un agente subdolo dello statalismo”, non possono essere certo inclini a favorire e promuovere campagne vaccinali, e serie misure  precauzionali.

Molto meglio non dire nulla, forse incrociando le dita sperando che la situazione non peggiori, allineandosi così a quel processo di rimozione collettiva che spinge i più a pensare che il Covid sia ormai meno pericoloso di un’influenza.

Accennavo all’incrociare le dita perché le notizie che arrivano da altri Paesi non sono certo rassicuranti.

Sono infatti in circolazione nuove varianti, fra cui l’ultima, denominata JN.1, che partita dal Lussemburgo  si sta diffondendo rapidamente in Francia, Inghilterra e altrove.

E che il Covid torni a preoccupare credo lo dimostri chiaramente la raccomandazione del Ministro della Sanità austriaco  Johannes Rauch  che a fine novembre, dopo aver dichiarato “siamo nel mezzo di un’ondata di coronavirus”, ha consigliato di utilizzare i dispositivi di protezione all’interno di centri sanitari come ospedali e  case di cura, ma anche nei mezzi di trasporto pubblici più affollati. 

E non credo sia per uno sfizio se in nove cliniche dell’associazione Sanitaria di Vienna sono state introdotte restrizioni, come l’isolamento dei positivi e l’obbligo di tampone per i pazienti con sintomi anche lievi, anche se dal primo luglio scorso il Covid nei Lander austriaci non è più una malattia da denunciare.

Bene, mi sembra scontato che il Governo non voglia esporsi più di tanto per non “svegliare” l’elettorato No vax, ma io credo che sperare che il virus “vada a  sciare” piuttosto che infettare la gente sia  poco producente anche dal punto di vista dell’economia del Paese.

Poiché il numero degli ammalati è in crescita, ed è destinato ad aumentare ulteriormente nell’immediato futuro, non sarebbe opportuno, e direi anche producente, cercare in qualche modo di arginare i contagi rispolverando semplicemente alcune precauzioni?

Sia chiaro che so bene che la situazione attuale non è neanche lontanamente paragonabile a quella di due anni fa, che abbiamo maggiore conoscenza del virus, che abbiamo anti virali efficaci, che abbiamo anche vaccini efficaci (meglio se ci fosse una campagna governativa per spingerli un po’).

Non sono certo un sostenitore di limitazioni alla mobilità o addirittura di lockdown! 

Ma poiché sappiamo bene che, anche se magari non ci sono rischi particolari, uno se ha la febbre o altri sintomi sta a casa, a parte la scuola, quanto costa questa ondata di infezioni alle imprese ed al sistema economico in generale?

Per limitare i danni derivanti da queste assenze sui posti di lavoro,  ed i conseguenti cali di produttività, che ci sono e sono innegabili,  in fondo basterebbero poche misure preventive, che poi sono sempre quelle che ormai ben conosciamo: rimanere a casa se si ha la febbre, utilizzare la mascherina in tutti i mezzi di trasporto, ed in generale in tutti i luoghi affollati, igienizzare frequentemente le mani, aerare il più possibile gli ambienti in cui si vive.

Ma perché i cittadini siano indotti al rispetto di queste semplici regole  sarebbe necessaria una campagna del Governo, o almeno del Ministero della Salute.

Ma se la narrazione di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini resta sotto sotto ancora ispirata alla linea No vax sposata in campagna elettorale, viene naturale pensare che nei Palazzi del Potere si preferirà che di salute si parli il meno possibile. 

Ma il fatto che non se ne parli non vuol certo dire che “a Naaazzziiiooone” sia Covid-free

Umberto Baldo

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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