1 Aprile 2019 - 13.43

Accoltellato 40enne in strada

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L’aggressore sarebbe il 26enne Matteo Bollito di Strada Casale, amante delle armi aggredisce un uomo e lo accoltella facendogli uscire parte dell’omento. La vittima portata i gravi condizioni al San Bortolo.

(nella foto: la maglietta indossata da Bollito al momento dell’aggressione, secondo quanto riferito dalla polizia. La t-shirt è ancora sporca di sangue, a destra il coltello a serramanico utilizzato per colpire il 40enne)

Si trovava agli arresti domiciliari, dopo essersi reso responsabile, ripetutamente, nei mesi scorsi, di episodi molto pericolosi. Nella sua abitazione sono state trovare nei mesi scorsi non solo armi, pistole giocattolo ma anche materiale che inneggia al nazismo e fascismo. Un soggetto psichiatrico che le forze dell’ordine ritengono molto pericoloso e che dopo i ripetuti episodi era stato posto agli arresti domiciliari.

Matteo Bollito, 26enne residente in strada Casale a Vicenza, in un raptus avrebbe ieri accoltellato un uomo, senza alcun apparente motivo, anche se la vittima è un cittadino straniero e Bollito in passato aveva manifestato la propria avversione verso gli stranieri.

L’AGGRESSIONE DI IERI SERA

Quanto accaduto ieri sera è stato ricostruito oggi dal capo delle volanti della polizia di Stato di Vicenza, Cristiano Fiorin. La polizia è intervenuta ieri alle 20 su segnalazione di un 73enne residente in strada Casale. Un uomo era ferito a terra, con una profonda ferita di arma da taglio e con parte dell’omento intestinale fuoriuscito. Gli agenti delle volanti della Polizia di Stato si sono portati sul luogo dove è arrivata anche un’ambulanza. L’uomo che aveva soccorso il ferito ha ricostruito quanto accaduto.

Poco prima, Matteo Bollito, che si trova ai domiciliari, aveva chiesto al 73enne, suo amico, di portargli a casa una bottiglia di vino, non potendo lui andare al supermercato. Il 73enne ha fatto come richiesto e si è fermato con Bollito a bere un bicchiere, nella sua abitazione. Poco dopo un cittadino bengalese di 40 anni, R.S., ospitato in casa dell’anziano, è arrivato all’abitazione di Bollito per chiedere le chiavi al suo ospitante. Il 73enne gliele ha passate attraverso la finestra.

A quel punto Bollito, secondo quanto raccontato dall’anziano, senza proferire parole, colto da un raptus, si sarebbe procurato un coltello a serramanico e sarebbe uscito di casa, inseguendo il bengalese, raggiungendolo in Strada del Cavalcavia nelle vicinanze di un giardino pubblico, gli si sarebbe parato davanti e l’avrebbe accoltellato all’addome, per poi tornare a casa.

L’anziano, choccato, ha soccorso il suo amico bengalese ed ha chiamato la polizia. Gli agenti si sono portati quindi a casa di Bollito.

L’ARRESTO

Giunti all’abitazione di Bollito, gli agenti l’hanno trovato intento ad ascoltare musica rock ad altissimo volume. Il giovane dopo aver aperto la porta d’ingresso si è scagliato con violenza contro i poliziotti, sferrando calci e pugni e minacciandoli di morte. Alla fine i poliziotti sono riusciti a immobilizzarlo e ammanettarlo. Dopo aver perquisito la casa hanno anche trovato, nascosto sotto un cuscino, il coltello utilizzato per aggredire il 40enne bengalese. Matteo Bollito è stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, evasione, tentato omicidio aggravato da futili motivi, possesso d’arma.

LA VITTIMA

La vittima, che non corre pericolo di vita ma si trova ricoverata in serie condizioni al San Bortolo è un bengalese colpito da ordine di espulsione del questore. Non poteva stare in Italia dal 19 di marzo. Verrà quindi denunciato.

Al vaglio anche la posizione dell’anziano che lo ospitava, visto lo status di irregolare del 40enne.

LUNGA SERIE DI PRECEDENTI DI MATTEO BOLLITO

Matteo Bollito è ormai tristemente noto alle cronache per una serie di reati compiuti negli ultimi mesi. Soggetto psichiatrico, ad ottobre del 2018 esplose colpi di pistola scacciacani fuori dalla pizzeria Belvedere, pochi giorni dopo si aggirava per via Torino con un’altra pistola giocattolo, ad inizio gennaio rapinò una persona puntando una pistola e facendola scendere dall’auto. In un’altra occasione sparò dei colpi per strada in zona Casale. Nella sua abitazione sono state trovate in una delle perquisizioni degli scorsi mesi, armi, pistole giocattolo, svastiche e materiale che inneggia al fascismo.

In tutte queste occasioni, la polizia ha sottoposto all’attenzione dell’autorità giudiziaria opportunità di valutare Bollito come soggetto pericoloso per la propria ed altrui incolumità.

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