5 Settembre 2014 - 14.17

Architettura e Cinema, il Dedalo Minosse ‘sbarca’ a Venezia

Definitivo
La Mostra del Cinema di Venezia ha offerto una nuova e prestigiosa ribalta al Premio Internazionale di Architettura Dedalo Minosse, l’originale premio alla committenza in Architettura promosso da Ala-Assoarchitetti e Regione del Veneto. Un autentico fiore all’occhiello nel panorama culturale vicentino e una delle poche iniziative in grado di portare (realmente) una ventata di internazionalità a Vicenza, coinvolgendo e ospitando a Vicenza da quasi vent’anni i più importanti committenti in architettura ed architetti del pianeta. La premiazione finale, lo ricordiamo, si terrà il 31 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza.
Quest’anno, in occasione della nona edizione (il premio ha cadenza biennale) ALA Assoachitetti e la Regione del Veneto hanno deciso di premiare anche l’architettura e il cinema di qualità e si sono dati appuntamento all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia per illustrare la prima edizione di un premio da assegnare al film (fiction o docufiction) che meglio ha raccontato la professione dell’architetto.
“La letteratura basata sul rapporto cinema–architettura è ricca e si arricchisce ogni giorno sulla rete di novità, ricerche, studi e riflessioni. Il rapporto tra la professione dell’architetto e il cinema è stato poco studiato ma è altrettanto interessante”, ha dichiarato Giorgio Scianca, direttore del Premio Dedalo Minosse Cinema. “Nel cosiddetto mondo del cinema di architetti ne lavorano tanti. E’ impressionante scoprire quanti tra registi, attori, autori, scenografi, direttori della fotografia arrivano dalle università di architettura del mondo. Un’affinità che si è sviluppata fin dalla nascita ormai secolare della settima arte. Con una crescente intensità poi il cinema ha attinto alle storie e ai personaggi della tradizione e della cronaca dell’architettura. Finti studenti, finti giovani promesse, finti affermati professionisti sono entrati a far parte della storia in celluloide”.

dedalo minosse tviweb
(nella foto (da sx): Giorgio Scianca, direttore del Premio Dedalo Minosse Cinema, Marcella Gabbiani, direttrice del Premio Dedalo Minosse e Decimo Poloniato, Responsabile Ufficio Cinema e Film Commission Regione del Veneto

La ricerca che ha studiato questo fenomeno raccoglie più di 1.500 film dal 1901 fino ai nostri giorni. Centinaia di storie da tutto il mondo che vedono l’architetto studiare, progettare, battersi per il bene o per il male. “Ci sono almeno cento film, cento storie, che ogni architetto o studente di architettura dovrebbe conoscere – racconta Scianca -. Così come con i libri “sacri”, i maestri (non le star), i luoghi da visitare, le architetture da percorrere, i paesaggi urbani e non da immaginare, l’architetto “moderno” dovrebbe vedere le pellicole per le quali è riconosciuto come tale dal grande pubblico. Infatti il cinema sopperisce a una cronica incapacità della categoria a spiegarsi ai non addetti ai lavori”. Altri professionisti sono assolutamente presenti nella vita di tutti i giorni: medici, farmacisti, giornalisti, commercialisti, avvocati e persino ingegneri. E per questo motivo sono subito riconoscibili. L’architetto rimane invece una figura ambigua. E questo non soltanto vale nel vecchio continente ma, a giudicare dai film, anche in ogni parte del mondo e in qualsiasi società. Dalla ricerca si registra una cronica “discrezione” quasi a volersi rendere invisibili alla massa, e questo potrebbe aver influito anche su una progressiva emarginazione dai processi decisionali pubblici e privati.
“Solo ultimamente ci sono segnali di una ripresa della credibilità del professionista. Il cinema ha registrato e sta registrando in questi anni questo cambiamento e le pellicole di questi ultimi anni lo dimostrano” aggiunge Scianca.
Da qui l’idea di Ala Assoarchitetti di inserire nell’ambito del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla committenza di architettura, promosso dalla Regione del Veneto, anche chi ha saputo raccontare gli aspetti di questo cambiamento. Il premio prevede una giuria internazionale composta dai direttori delle principali rassegne di film documentari dedicati all’architettura. L’esperienza dei film sarà supportata da Steve Della Casa, studioso e profondo conoscitore della fiction italiana e straniera. Il compito di selezionare le pellicole sarà dello stesso Giorgio Scianca, architetto, autore della ricerca sulla professione nel cinema, fondatore di archiworld.tv.
A Vicenza (30 ottobre-1 novembre), durante i giorni della premiazione e della mostra dei progetti selezionati (Palazzo Valmarana Braga, 1/23 novembre 2013), verranno presentati i giurati e mostrati i trailer delle pellicole che sino ad ora sono state selezionate in attesa della fine del biennio 2013-2014. Tra queste: La Sapienza (F, I), Flores Raras (BR), Masterless (USA), Blind (N), Pretty Rosebud (USA), ‪Thermae Romae II (J), Cadences obstinées (F, PT), ‪Le règne de la beauté (CND), The Loft (USA), Controra (I, IRL), Tutta colpa di Freud (ITA), ‪Sarabham (IND), ‪Nebenwege (D), ‪A Master Builder (USA), Hirngespinster (D), Casitr3inta (MEX), ‪The Playback Singer (USA), ‪Brahmin Bulls (USA), Miele (I, F), ‪Corazón de león (RA, BR), Goodbye Morocco (FR, B), ‪The Wedlock (IR).

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