22 Febbraio 2023 - 11.36

All’ospedale di Arzignano nuovo sistema di monitoraggio per pazienti colpiti da ictus, grazie ad una donazione

Nella Stroke Unit del reparto di Neurologia di Arzignano arriva una nuova strumentazione per il monitoraggio dei pazienti in terapia intensiva frutto di una donazione della Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto da sempre vicina ai bisogni del territorio

Monitoraggio dello stato di ossigenazione del sangue nelle prime 24 ore dopo un evento acuto come un ictus, ECG continuo, monitoraggio delle funzioni vitali e dello stato neurologico nelle prime 48 ore. È questo il delicato e fondamentale compito svolto dal nuovo sistema di monitoraggio acquisito dalla Stroke Unit del Reparto di Neurologia dell’ospedale di Arzignano dell’ULSS8 Berica grazie alla donazione della Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto resa possibile anche dalla collaborazione della Fondazione San Bortolo. Sempre forte e concreta la volontà della famiglia Mastrotto di sostenere le necessità della struttura ospedaliera di Arzignano, al fine di offrire al territorio una risposta ai bisogni più urgenti.

L’apparecchiatura, costituita da una centrale di monitoraggio e sei monitor multiparametrici, uno per ciascun posto letto ospitato nell’unità semintensiva dell’UOC di Neurologia di Arzignano, permette di osservare i pazienti in fase acuta di ictus ischemico ed emorragico. Gli ospiti di questo reparto si avvalgono di efficaci trattamenti all’avanguardia in grado di cambiare radicalmente l’esito della patologia, se attuati entro 9 ore dall’esordio dei sintomi, fino a evitare un danno neurologico irreversibile. Altrettanto fondamentale è la successiva sorveglianza delle prime 48 ore dall’evento acuto, attraverso sistemi per il monitoraggio delle complicanze: questo permette di gestire allarmi e facilitare l’intervento tempestivo dei sanitari.

La nuova dotazione consente un importante avanzamento tecnologico per la Stroke Unit di Arzignano, centro di riferimento per tutta la popolazione dell’area Ovest dell’Azienda Ulss8 Berica, che conta circa 400.000 abitanti. Qui transitano annualmente tra i 400 e 500 pazienti per problematiche vascolari acute come l’ictus: patologia tempo-dipendente ad alta frequenza, con elevata morbilità e mortalità.

L’utilizzo di questa apparecchiatura presso l’ospedale di Arzignano permette di usufruire di un trattamento innovativo ed efficace anche nel nostro territorio con grande beneficio per cittadini e famiglie” – spiega la Presidente della Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto, Giovanna Mastrotto -. “Siamo molto orgogliosi di poter contribuire al miglioramento e al progresso dei servizi medici destinati alla nostra comunità, perché possono davvero salvare o migliorare la vita delle persone. Ringraziamo la Dr.ssa Michela Marcon Direttore dell’UOC di Neurologia dell’Ospedale di Arzignano, l’Ulss8 Berica per averci offerto questa opportunità, il Dr. Giorgio Gentilin per la costante collaborazione e la Fondazione San Bortolo per aver accolto la donazione”.

«Ringrazio la Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto per questa importante donazione – commenta la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – che eleva ulteriormente gli standard di assistenza garantiti dall’ospedale di Arzignano. Sappiamo bene come la tempestività e l’appropriatezza dell’approccio terapeutico siano decisivi per la qualità della prognosi nei pazienti colpiti da ictus: da oggi i nostri specialisti avranno a disposizione una strumentazione all’avanguardia che potrà supportarli nell’individuare il migliore percorso diagnostico-terapeutico”.

Siamo lieti di aver collaborato a questo importante progetto di rinnovamento della Stroke Unit e profondamente grati alla Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto per l’esemplare generosità –sottolinea il presidente della Fondazione San Bortolo Franco Scanagatta – Per noi è fondamentale promuovere sinergie e coinvolgere la comunità nel nostro impegno verso una sanità vicentinasempre più attenta al paziente. Un particolare ringraziamento a Giovanna Mastrotto e al Dottor Giorgio Gentilin per la determinante presenza nell’operazione”.

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