VICENZA – Offendono mamme e maestra su Whatsapp, risarcimento da 10 mila euro

VICENZA – Che i gruppi Whatsapp possano creare dei problemi è risaputo, e ora ne è ben consapevole anche una coppia di vicentini colpevole di aver diffamato due mamme e una maestra della scuola frequentata dal figlio all’interno della chat del gruppo Whatsapp della classe. La vicenda, come riporta il Giornale di Vicenza, è iniziata nella primavera del 2015 quando il bimbo, che oggi ha 7 anni, frequentava la scuola materna dell’istituto comprensivo n. 2 di Vicenza e i genitori – commessa lei, impiegato lui – erano stati inseriti nel gruppo, come spesso accade, per un più veloce scambio di comunicazioni. Una chat che ben presto aveva però assunto dei toni molto poco da segreteria e molto più scherzosi, irridenti e persino offensivi.

L’esordio quando la mamma del bimbo aveva chiesto un parere su una maestra della scuola – la quale, tra l’altro, nemmeno insegnava al figlio – tacciandola come “donna repressa”, e non avendo ricevuto risposte a suo dire soddisfacenti, aveva accusato le altre mamme di essere “sessualmente inattive”. Era seguito quindi un commento da parte del marito della donna, e un invito a calmarsi da parte delle altre mamme. Al che, le stesse erano state insultate e offese, soprattutto dal punto di vista sessuale, dalla coppia di vicentini.

Immediata la reazione: la chat è stata fatta vedere alla maestra e i due si son beccati una querela per diffamazione. L’inchiesta si è aperta ma, prima della citazione a giudizio, la coppia ha cercato un’intesa con le vittime per evitare il processo: il costo delle frecciatine lanciate ormai un paio d’anni fa costerà complessivamente la bellezza di 10 mila euro, 5 mila per la maestra e 2.500 per ciascuna delle due mamme offese.