18 Dicembre 2014 - 10.23

VENETO – Torna l’incubo dell’aviaria, abbattuti 32 mila tacchini

influenza aviaria
A volte ritornano. L’influenza aviaria sembrava una faccenda dimenticata, un capitolo nero per il settore degli allevamenti avicoli, soprattutto del Veneto ormai chiuso. Invece da Rovigo arriva la notizia che l’epidemia avrebbe ripreso vigore, tanto che ieri ieri, dopo un’ordinanza disposta dal servizio veterinario dell’Ulss 19 e firmata del sindaco di Porto Viro (Rovigo) Thomas Giacon, sono stati abbattuti 32 mila tacchini da carne dopo che è stata riscontrata la positività dell’influenza aviaria ad alta patogenicità H5N8 nell’allevamento Delta Energia. Il virus sarebbe a basso rischio per l’uomo ma è stato necessario prendere la drastica misura precauzionale.
Le operazioni si sono svolte tra il lunedì sera e la giornata di martedì dopo la conferma ufficiale avvenuta da parte dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie. I capi dell’allevamento di Porto Viro provenivano da un’azienda della provincia di Cesena, la Mixa srl di San Vittore. La Regione veneto ha deciso di vietare su tutto il territorio veneto fiere, mostre e mercati con avicoli. La notizia della prima epidemia di influenza aviaria in Italia è stata riferita martedì anche dall’Organizzazione mondiale per la sanità animale. Il ceppo è lo stesso rilevato da novembre in altri casi in Germania, Olanda e Gran Bretagna.

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