21 Marzo 2017 - 16.08

VENETO – Si spaccia per richiedente asilo: arrestato per omicidio

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Nella serata di ieri 20 marzo, gli agenti del Commissariato di P.S. di Portogruaro rintracciavano nell’area industriale di Portogruaro due cittadini extracomunitari, privi di documenti di identificazione che, appiedati si allontanavano dalla zona.
Gli stessi, una volta fermati dai poliziotti, dichiaravano di esser cittadini marocchini e di essere intenzionati a chiedere asilo politico in Italia. Venivano perciò accompagnati negli Uffici del Commissariato di via Stadio per essere inizialmente sottoposti a vista medica (che non evidenziava criticità sanitarie), per poi procedere ai necessari accertamenti identificativi e rilievi fotodattiloscopici estesi in ambito EURODAC.
Dall’esito dei riscontri emergeva però che gli stranieri erano già stati controllati in vari Stati lungo la c.d. “rotta balcanica”, dalla Grecia sino alla Croazia, ove con ogni probabilità erano poi riusciti a salire e a nascondersi su un vagone merci di un treno giunto in Italia, attraverso la frontiera di Trieste, adibito al trasporto di merce destinata ad imprese locali.
Uno dei due destava, però particolare interesse per gli operatori del Commissariato in quanto parlava discretamente l’italiano e quindi faceva presumere che fosse già stato nel nostro paese, anche se con il nome fornito dallo stesso al momento non emergeva nessun indizio investigativo.
Le attente verifiche, i tempestivi accertamenti e contatti con i colleghi di altre Questure, permettevano di collegare al soggetto diverse generalità che, già dai primi anni del duemila davano la sua presenza tra la città di Bologna e nella Provincia di Milano: inoltre, con alcuni degli alias lo stesso risultava anche essere già stato fermato ed indagato per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Oltre a ciò tramite accertamenti presso la Questura di Bologna veniva appurato che con un alias lo stesso era stato condannato in Italia, in via definitiva, ad una pena di più di 20 anni, per l’omicidio di un altro straniero, fatto avvenuto a Bologna nel 2004 e maturato nell’ambito dello spaccio delle sostanze stupefacenti.

La condanna era diventata definitiva nel 2009, ma lo straniero si era allontanato dall’Italia, facendo perdere le proprie tracce, tanto che su di lui con quel nome pendeva un mandato di cattura emesso della Procura della Repubblica di Bologna esteso anche livello internazionale.

Lo straniero veniva quindi arrestato e condotto al carcere di Pordenone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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