29 Luglio 2019 - 13.44

La danza del TCVI premiata dal Ministero

LA DANZA DELLA FONDAZONE TEATRO COMUNALE CITTA’ DI VICENZA PREMIATA DAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

La Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza risulta al primo posto, nel cluster di appartenenza, nel recente decreto del Ministero per i beni e le attività culturali dedicato ai progetti artistici di danza, approvati per il triennio 2018/2020; per il secondo anno consecutivo, infatti, il Mibac ha assegnato alla Fondazione TCVI un contributo annuale del FUS, Fondo unico per lo spettacolo, di quasi 60.000 euro (59.575 per l’esattezza) per le sue rassegne coreutiche ed in particolare per il Festival Danza in Rete Vicenza – Schio. È un risultato molto importante che premia la progettualità innovativa e la capacità di fare rete della Fondazione, oltre naturalmente al valore artistico della proposta presentata. “È sempre una grande soddisfazione vedere premiato un lavoro di squadra come il nostro – afferma il Presidente della Fondazione TCVI Roberto Ditri – ma ancor più forte è il segnale che solo uniti si vince, e una collaborazione forte e autorevole come quella che vede alleati la nostra Fondazione con la Fondazione Teatro Civico di Schio è già diventata una buona prassi, riconosciuta anche a livello ministeriale”. Prosegue il Presidente della Fondazione Teatro Civico di Schio, Silvio Genito: “Siamo grati alla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza per averci coinvolto in un’iniziativa che ci ha dato la possibilità di offrire al nostro pubblico spettacoli di grande qualità, a cui da soli non avremmo avuto accesso. Questa è la forza della rete”.

L’ottimo risultato nell’assegnazione dei fondi ministeriali (Festival e Rassegne – Art. 29) è particolarmente significativo in quanto il panel dei competitor si presentava molto agguerrito, un confronto aperto tra una serie di autorevoli realtà delle arti performative tra le quali Marche Teatro, Fondazione del Teatro Grande di Brescia, Fondazione Teatro Comunale di Modena, solo per citarne alcuni. I parametri di valutazione utilizzati dal Ministero sono stati il valore dimensionale della rassegna, la qualità artistica, la qualità indicizzata (l’impiego di giovani artisti, l’aumento del pubblico, l’efficienza gestionale e altro ancora) e la dimensione quantitativa (ovvero il numero complessivo degli spettacoli).

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio – oltre due mesi di programmazione, più di 50 appuntamenti in programma da febbraio ad aprile 2019- eventi realizzatiin 11 sedi delle due Città, in Sala Maggiore, al Ridotto, nel Foyer e sul Palco della Sala Maggiore del Teatro Comunale Città di Vicenza; al Teatro Astra e al Teatro Civico di Schio; nell’Odeo del Teatro Olimpico e a Palazzo Chiericati, come luoghi monumentali della città palladiana; allo Spazio AB23 e al Teatro Spazio Bixio di Vicenza come luoghi off; in Piazza dei Signori a Vicenza e in Piazzetta Garibaldi a Schio come spazi urbani, è un evento totale, un Festival promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio (realizzato anche con i contributi della Camera di Commercio di Vicenza e della Fondazione Giuseppe Roi) che già alla seconda edizione, riesce ad ottenere il riconoscimento e i contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, grazie al pieno raggiungimento degli obiettivi dichiarati nel progetto e alla qualità artistica delle sue proposte.

Ed è anche grazie all’esperienza consolidata degli oltre 23 anni di vita di Vicenza Danza, con un palcoscenico riconosciuto a livello nazionale per l’indiscusso valore della sua programmazione che vede fare tappa in Città le più importanti e significative compagnie nazionali ed internazionali, che lo spin-off Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio ha saputo innestarsi in questa tradizione di eccellenza, con uno sguardo nuovo, attento, focalizzato sulle proposte più innovative dei linguaggi del contemporaneo. I numeri della seconda edizione del Festival parlano da soli: più di 10.000 presenze (+20% rispetto alla prima edizione), 30 compagnie per un totale di 217 artisti, 12 scuole primarie e per l’infanzia (con 1.082 alunni) coinvolte nella partecipazione agli spettacoli di

Danzare per Educare, 1136 allieve ed allievi delle scuole di danza di Vicenza e provincia, 2 progetti di audience development e audience engagement, Teatro con Vista per gli studenti delle scuole superiori e Spettatori Danzanti, aperto a tutti, 1 residenza artistica, 15 incontri con gli artisti, 2 masterclass, 70 partecipanti alle lezioni di Dance Well, 1 laboratorio per bambini e famiglie. Numeri che il Ministero ha approvato e riconosciuto. (http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/

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