Farmaci a domicilio con Federfarma
Come noto le farmacie continuano a essere regolarmente aperte e l’acquisto di farmaci rientra certamente tra i giustificati motivi per effettuare uno spostamento, tuttavia al fine di limitare comunque per quanto possibile gli spostamenti – soprattutto per gli anziani e i malati cronici – si stanno rivelando particolarmente utili due servizi proposti dalle farmacie vicentine, entrambi per la consegna gratuita a domicilio dei medicinali.
A questo riguardo infatti i numeri telefonici ai quali è possibile rivolgersi sono addirittura due, per esigenze e fasce orarie differenziate, con una copertura complessiva praticamente 24 ore su 24.
Il primo servizio, gestito da Federfarma nazionale in tutta Italia, riguarda la consegna a domicilio dei farmaci con ricetta – ma senza carattere di urgenza – per i quali è a disposizione il numero verde 800 189521, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.30.
A questo si affianca il servizio frutto di una partnership di Federfarma Vicenza con Battistolli-Rangers: in questo caso, per le ricette con dicitura “farmaco urgente”, durante l’orario notturno (dalle ore 22.00 alle ore 8.45 del mattino successivo, tutti i giorni dell’anno) è sufficiente chiamare il numero 848 000 110.
Essendo questi servizi riservati esclusivamente ai soggetti maggiormente a rischio, ovvero anziani, malati con patologie croniche e soggetti immunodepressi – che il Governo ha invitato a restare in casa salvo situazioni di stretta necessità -, si raccomanda alla cittadinanza un utilizzo responsabile dei numeri attivati, limitatamente ai casi di reale necessità e quando non è possibile ricorrere ad altre soluzioni.
«In un momento di grande incertezza e di emergenza per la popolazione – commenta Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Vicenza – le farmacie hanno ribadito il loro ruolo quotidiano di presenza importante nella gestione della salute, proseguendo il servizio normalmente, senza limitazioni di orari e di accessibilità. Grazie ai consigli dispensati, hanno contribuito a ridurre la speculazione sui dispositivi di sicurezza e alcune hanno addirittura provveduto ad allestire gel antibatterici per far fronte alla carenza sul mercato».