28 Luglio 2018 - 8.38

EDITORIALE- Viaggio all’inferno: la Vicenza- Treviso fa schifo!

Viaggio di sola andata per l’inferno: la Statale che unisce Treviso a Vicenza è così, un budello lungo poco più di 60 chilometri, impraticabile. “Non se ne può più, e’ una strada lastricata di dolore e pericolo” si lamentano gli automobilisti che percorrono ogni giorno questa via trafficata e obsoleta. D’altra parte la Pedemontana non è ancora in dirittura d’arrivo e questa bisettrice viaria serve una delle zone più industrializzate d’Italia ma nulla si è fatto negli anni per creare valide alternative fluide e praticabili per venire incontro alle esigenze delle popolazioni e delle imprese. Ci si è limitati al rattoppo e a qualche piccolo segno di tangenziale per superare i centro urbani. Troppo poco.
Abbiamo per questo percorso questa strada, per testimoniare direttamente tutto ciò che di male se ne dice. È, in realtà, anche peggio. Treviso Vicenza, in un’ora e 15 minuti, la gran parte del tragitto a passo d’uomo, 9 autovelox attivi, 3 pattuglie a presidiare il nulla visto che raramente si superano i 50 all’ora anche laddove i limiti lo consentirebbero; incolonnamenti nei pressi di Castelfranco, Cittadella (per asfaltatura, geniale farla alle 15 di un giorno lavorativo). Il manto stradale poi, per l’appunto, fa schifo: se la miriade di autovelox servono ad incrementare la sicurezza, poi però non ha senso tenere le strade in una condizione da terzo mondo, rischiando di veder aumentare gli incidenti proprio per tale motivo.
Insomma, una esperienza del terzo tipo: indegno per una realtà come quella Veneta dove si dovrebbe certificare una eccellenza in questo senso e non un motivo serio e circostanziato di critica. Diciamolo sino in fondo. La Treviso Vicenza è una vergogna, senza scusanti.

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