24 Settembre 2019 - 10.25

Da Bassano del Grappa un atto importante di sensibilità per il made in Italy

“È un lavoro costante, faticoso e non sempre facile, ma ogni agricoltore trova nel proprio mestiere una motivazione che si rinnova giorno dopo giorno, in particolare quando viene a contatto con i cittadini consumatori, che riconoscono la qualità delle produzioni ed il valore aggiunto del km0”. Con queste parole il presidente di Zona della Coldiretti di Bassano del Grappa, Pietro Guderzo ed il vicepresidente di Campagna Amica Vicenza, Diego Minuzzo, sono intervenuti domenica mattina per celebrare l’impegno dei produttori di Campagna Amica nel presidiare uno dei mercati punto di riferimento per il territorio e tra i più attivi dell’intera provincia.

“Grazie a Coldiretti portiamo in città una vetrina del meglio delle nostre produzioni bassanesi e vicentine in genere – commenta il vicesindaco di Bassano del Grappa, Roberto Marin e l’assessore Stefania Amodeo, presenti all’agri-aperitivo con l’intera giunta comunale – a testimoniare il valore aggiunto che il mondo agricolo rappresenta per il territorio e l’importanza di salvaguardare il made in Italy per la nostra sicurezza. Crediamo fermamente nel mercato agricolo di Borgo Angarano, punto di riferimento per i cittadini ed importante presidio per la nostra città”.

Il mercato agricolo di Campagna Amica, infatti, non è soltanto un luogo in cui è possibile trovare prodotti di stagione, freschi e del territorio, ma anche un vero e proprio punto di riferimento e di incontro per i cittadini con il mondo produttivo agricolo. I produttori ci mettono la faccia ed i cittadini consumatori possono conoscerli ed approfondire gli aspetti legati alla produzione, nonché avere importanti suggerimenti per preparare sfiziosi piatti da proporre in famiglia o tra amici.

Prima dell’agri-aperitivo, l’intera giunta comunale di Bassano del Grappa si è seduta attorno al tavolo per compiere un importante atto: la sottoscrizione della petizione europea “Ice stop cibo anonimo”, per dire basta ai prodotti diffusi in tutto il mondo e spacciati per italiani.

Protagonisti della mattinata sono stati anche i bambini, che hanno indossato le vesti di “Detective della spesa” e si sono cimentati in un divertente quanto educativo percorso per il riconoscimento dei veri cibi made in Italy.

“Con questa petizione chiediamo all’Europa di mantenere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti – conclude il presidente Guderzo – al fine di proteggere la nostra salute, per prevenire le frodi alimentari, nonché per garantire i diritti dei consumatori”.

A sancire l’importante momento è stato il parroco don Adriano Preto Martini, che ha benedetto il mercato agricolo condividendo l’impegno di Coldiretti Vicenza nella salvaguardia delle produzioni made in Italy.

Le priorità della petizione europea “Ice stop cibo anonimo”

Proteggere la nostra salute. La contraffazione e l’adulterazione di prodotti alimentari rappresentano un grave rischio per la nostra salute, soprattutto quando vengono utilizzati ingredienti di bassa qualità o addirittura tossici provenienti da altri Paesi. Un’etichetta chiara che indichi l’origine degli ingredienti aiuta a prevenire e combattere gli scandali alimentari che mettono in pericolo la salute.

Per prevenire le frodi alimentari. Il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo ha superato i 100 miliardi di euro, con un aumento record del 70% nel corso dell’ultimo decennio. L’indicazione di origine degli ingredienti sull’etichetta consentirebbe di prevenire le falsificazioni e le pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia.Per garantire i diritti dei consumatori. I cittadini italiani ed europei hanno il diritto di essere protetti e di ricevere informazioni accurate sul cibo che scelgono di acquistare. Per fare scelte consapevoli, i consumatori devono conoscere il luogo di raccolta e trasformazione degli alimenti, l’origine degli ingredienti e maggiori informazioni sui metodi di produzione e di lavorazione

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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