1 Marzo 2021 - 22.28

Confcommercio Vicenza: l’appello dei ristoratori

Per essere aggiornato sulle notizie di cronaca di Vicenza e dintorni iscriviti al gruppo Facebook: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA

“Giusto il rigore, ma oramai è sotto gli occhi di tutti che non è la ristorazione la causa dell’aumento dei contagi, visto che la nostra categoria è soggetta a limitazioni oramai da 180 giorni e l’emergenza non si è di certo attenuata Il Governo ne prenda atto nel prossimo Dpcm e ci permetta di lavorare con continuità”. È questa la posizione espressa da Gianluca Baratto, presidente della Fipe-Confcommercio di Vicenza (ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, catering), in queste ore di grande attesa per le decisioni sulle nuove regole di contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Una posizione che da tempo è portata avanti dalla Federazione e che ha avuto, nei giorni scorsi, un’altra importante occasione per essere ribadita: l’incontro dei rappresentanti della Federazione Italiana Pubblici Esercizi con il neo Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, al quale è stato presentato un documento contenente le misure emergenziali necessarie alla ripartenza di un settore messo in ginocchio dalla pandemia.

“Tre i punti principali che abbiamo portato sul tavolo del Ministro – spiega il presidente Gianluca Baratto -, ma uno lo riteniamo assolutamente imprescindibile e coerente anche con la pur comprensibile linea di rigore che sta emergendo in queste ore: riprendere il lavoro già svolto da Fipe con il CTS nei mesi scorsi e adottare un piano di ripartenza per la riapertura,  graduale ma stabile, parametrata sulle caratteristiche strutturali dei locali, che consenta ai pubblici esercizi che dispongono di servizio al tavolo di tornare a lavorare anche di sera nelle zone gialle e di giorno nelle zone arancioni. Il ministro Giorgetti – prosegue Baratto – ha ascoltato la richiesta di dare al sistema dei pubblici esercizi, piegato da oltre un anno di sacrifici, una prospettiva di ripartenza in sicurezza e il nostro auspicio è che al momento della decisione si guardi veramente ai dati: si riconosca, cioè, che aumento dei contagi e attività di ristorazione non hanno alcuna connessione e si decida di conseguenza”. La preoccupazione dei ristoratori sta, infatti, crescendo di ora in ora, anche a fronte delle aspettative su una ricorrenza importante, sul fronte dei fatturati, che è la prossima Pasqua: “Abbiamo bisogno di programmazione – aggiunge il presidente di Fipe Confcommercio Vicenza -: non possiamo pensare, ad esempio, che in caso di un passaggio di zona all’ultimo minuto, tutto vada a monte con danni che si sommano a danni”.

Non a caso, gli altri due punti messi all’ordine del giorno dell’incontro con il ministro Giorgetti sono stati la richiesta di approvare rapidamente un pacchetto di misure emergenziali, adeguate e tempestive, attraverso il dl Ristori quinquies, come un nuovo meccanismo di calcolo che assicuri indennizzi a fondo perduto sulla base del reale calo dei fatturati dei Pubblici esercizi nell’ultimo anno. E poi l’integrazione, all’interno del Piano Nazionale di Resilienza., di un progetto dedicato al rilancio dei pubblici esercizi, attore fondamentale per le filiere turistica e agroalimentare.

Ma quello che più conta in questo momento, ciò che gli operatori del settore vogliono fortemente, è lavorare con continuità: “Non ci facciamo illusioni, visto il rimbalzo di dichiarazioni di queste ore di tecnici e politici – conclude Gianluca Baratto -, ma allo stesso tempo non vogliamo stare zitti: se possiamo lavorare in sicurezza a pranzo, non si vede perché non possa accadere anche la sera. Certe posizioni preconcette stanno danneggiando gravemente il nostro settore”.

                                                       IL DIRETTORE

Per essere aggiornato sulle notizie di cronaca di Vicenza e dintorni iscriviti al gruppo Facebook: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA