11 Novembre 2016 - 15.54

VICENZA – Ponte San Michele restaurato con aggiunta di luci e telecamere

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Ponte San Michele da oggi può essere percorso ammirandone la bellezza dopo il restauro che ha consentito di effettuare una riqualificazione completa, garantendone la stabilità dopo l’alluvione del 2010.
Con l’occasione la pavimentazione è stata adattata, eliminando i gradini, per consentire il transito agevole oltre che ai pedoni anche a carrozzine e a utenti con ridotta mobilità.
Si è pensato anche di tutelare la sicurezza e salvaguardare il ponte da atti vandalici installando nuove telecamere e potenziando l’illuminazione.
Tutti i lavori sono stati seguiti dalla Soprintendenza architettura, belle arti e paesaggio.
L’intervento a Ponte San Michele, la cui spesa per i lavori di riqualificazione ammonta a 300 mila euro rientrando tra le opere finanziate con i fondi dell’alluvione del 2010, è stato programmato anche per contrastare lo stato di degrado che risultava significativo a causa dell’inquinamento atmosferico e di aggressioni di tipo vegetale, con distacchi di parti in pietra, lacune e varie altre alterazioni degli elementi costitutivi.
Il progetto di restauro conservativo, redatto dal settore Infrastrutture con Stefano Notarangelo, che ha fornito il supporto tecnico specialistico per la stesura del progetto e che si è occupato della direzione dei lavori e del coordinamento, ed eseguito da Edilrestauri di Brendola, ha previsto la riqualificazione degli elementi in pietra della parte superiore del ponte.
A presentare la conclusione dei lavori a Ponte San Michele c’era oggi l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi insieme a Stefano Notarangelo e ai rappresentanti dell’impresa Edilrestauri.
“Siamo giunti alla conclusione di tutti gli interventi previsti per ponte San Michele che viene restituito ai vicentini in tutto il suo splendore – ha annunciato l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi -. Ora il ponte risulta più resistente grazie alle opere di restauro e consolidamento, è stata sistemata e rinnovata anche la pavimentazione, abbattute le barriere architettoniche, migliorata l’illuminazione, grazie anche alla collaborazione dei residenti che ci hanno consentito di collocare i punti luce sulle pareti delle loro abitazioni. Infine abbiamo provveduto ad installare le telecamere. Auspico che la maggiore illuminazione del ponte, unitamente al suo controllo con le telecamere, possano dissuadere dal compimento di atti di vandalismo che in passato hanno vergognosamente rovinato la struttura”.
Con la campagna conoscitiva diagnostica sono state identificati i materiali e mappate le alterazioni presenti, individuandone le cause: sono stati eseguiti carotaggi nella roccia dell’arco di sostegno, fori di indagine all’intradosso e estradosso. I campioni sono stati sottoposti a prove di resistenza a rottura.
Si è quindi provveduto ad una prima pulitura, al preconsolidamento delle parti particolarmente degradate e potenzialmente soggette a distacchi, alla pulitura necessaria a rimuovere i materiali estranei e dannosi per il manufatto come la vegetazione spontanea. Successivamente è stato effettuato il consolidamento per migliorare la coesione interna del materiale e l’adesione al substrato. Infine è stata stesa la protezione finale per rallentare i processi di deterioramento.
L’analisi statica, effettuata per accertare la stabilità della struttura, ha avuto esito positivo.
La durata dei lavori, inizialmente prevista per 4-5 mesi, ha raggiunto i 7 mesi, concludendosi effettivamente il 2 agosto 2016, per esigenze emerse in corso d’opera legate alla presenza di sottoservizi e per completare l’intradosso del ponte, inizialmente non previsto: si trattava di estendere anche a questa parte l’intervento di recupero come per le altre parti del ponte. Inoltre si è rivelato necessario un consolidamento e recupero di una porzione di superficie più ampia rispetto.
La pavimentazione in ciottoli è stata rifatta completamente, mentre quella in trachite è stata rimossa e ricollocata eliminando i gradini nelle due rampe di accesso generando un percorso continuo e accessibile per passeggini e carrozzine.
I teli di protezione del ponte, nonostante i lavori alla struttura si siano conclusi più di tre mesi fa, sono stati mantenuti fino a ieri, in attesa di concludere tutte le opere necessarie, in particolare l’installazione delle telecamere e la sistemazione dell’illuminazione.
Sono state installate, inoltre 2 telecamere, che saranno visionate dal comando della polizia locale di Vicenza, con lo scopo di sorvegliare il ponte e scoraggiare atti vandalici e imbrattamenti del manufatto che, come già avvenuto, oltre a rovinare il monumento richiedono l’investimento di denaro per la pulizia.
Sarà, inoltre, potenziata l’illuminazione ripristinando sulle sponde i fari che erano stati danneggiati dalla piena del 2010, e nelle pareti degli edifici confinanti sono stati installati 2 nuovi fari provvisori che saranno sostituiti con apparecchi a led.
Il cantiere di Ponte San Michele è stato oggetto di studio da parte di una scolaresca accompagnata dal docente Stefano Notarangelo. Il 24 febbraio 2016 la classe 3^P, indirizzo costruzioni, ambiente e territorio, dell’istituto tecnico Einaudi di Bassano del Grappa, nell’ambito del progetto di alternanza scuola lavoro, ha visitato il cantiere, accompagnata dai tecnici comunali mentre l’assessore Balbi ha illustrato gli interventi fatti.
Gli interventi post alluvione si concluderanno con gli ultimi lavori a Ponte Angeli per realizzare l’unione tra le due porzioni affiancate di pila centrale al fine di rendere idonea la struttura a resistere ai carichi stradali previsti dalla normativa vigente, per l’importo di 80 mila euro.ponte-san-michele-tviweb

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