8 Luglio 2016 - 10.10

VICENZA – Due milioni di voucher nel 2015: è allarme

VICENZA – Due milioni di voucher nel 2015: è allarme

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Sono 2.557.091 i voucher venduti nel Vicentino nel 2015, circa il 17% di quelli usati in tutta la regione: un numero cresciuto di sette volte rispetto al 2012 che segnala un’anomalia del sistema di utilizzo dei “buoni lavoro”.
«I voucher sono l’esempio di come uno strumento pensato anche per risolvere il problema del lavoro nero sia sfuggito di mano e venga dirottato verso altri obiettivi – ha commentato Raffaele Consiglio, segretario generale di Cisl Vicenza -. Il problema è l’abuso, non il suo uso: per questo occorre stringere le maglie e potenziare i controlli, e fare fronte comune insieme a tutte le parti sociali e alle istituzioni».
«Il ricorso ai voucher in Veneto come e, in alcuni casi più che nelle altre regioni – denuncia anche Onofrio Rota, segretario generale di Cisl Veneto – ha straripato gli argini della legalità per tramutarsi nell’esatto opposto della sua funzione originale: da strumento per far emergere il lavoro nero a mezzo per nasconderlo e diffonderlo. Noi non ne chiediamo l’abolizione – ha rimarcato Rota -, ma una regolamentazione più precisa. Al momento dal Ministero del Lavoro non è arrivato nulla di utile in questo senso: il decreto proposto da Poletti è assolutamente insufficiente se non inutile».
Nella provincia di Vicenza l’uso dei voucher è cresciuto negli ultimi anni molto più che in tutto il Veneto: dai 350mila del 2012, infatti, si è passati ai quasi 2 milioni e 600mila del 2015, con un aumento di sette volte in tre anni, rispetto a una media regionale di incremento che si attesta intorno a cinque. Spiccano per il Vicentino in termini assoluti i settori “turismo” (229.508), “commercio” (349.888) e “servizi” (189.894); sul totale veneto, invece, i settori “giardinaggio e pulizia” (18,1%), “lavori domestici” (17,1%) e “commercio” (16,8%). Anche guardando al numero dei lavoratori retribuiti con i “buoni lavoro”, la differenza con il Veneto è consistente: cresciuto “solo” di tre volte e mezza quello regionale, è sestuplicato quello relativo al territorio berico.
Al di sotto della media regionale – anche per una minor incidenza dei settori tipici di questo sistema di retribuzione, agricoltura e turismo – il rapporto tra lavoratori dipendenti e lavoratori a voucher: 1 voucherista ogni 12 dipendenti a Vicenza, rapporto di 1 a 9 nel resto del Veneto.
Intanto la Cisl Veneto ha lanciato la campagna #StopVoucher, a sostegno dei lavoratori.

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