29 Gennaio 2016 - 16.31

VICENZA – C'è un secondo masturbatore

masturbatore

A Vicenza sta ormai diventando una tendenza. Abbiamo già scritto in questo sito delle ‘sporcherie’ di cui è teatro la città berica. Da mesi un masturbatore compulsivo tende agguati alle giovani donne esibendo il suo membro e masturbandosi. La descrizione sempre la stessa. Giovane, carnagione chiara, nazionalità ignota, felpa con cappuccio, pantaloni della tuta (per facilitare l’atto di estrazione probabilmente). ‘Vittime’ donne di tutte le età. Orario: tutti, dall’ora di pranzo all’ora del ritorno a casa dopo il lavoro la sera. Pericolosità: medio bassa per ora, si tratta di un esibizionista che si dilegua di fronte alle grida delle donne. Luogo: tutti i quartieri di Vicenza. Ma ora emerge una realtà inquietante. Sembra che i masturbatori siano due se non di più. Sono moltissime le segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine nell’ultimo anno. Vittima una donna di 40 anni che in pieno giorno, mentre stava camminando nella zona dell’ospedale San Bortolo in via Rodolfi, è stata affiancata da un’automobile.
Un uomo di circa 50 anni, vestito in maniera elegante, insospettabile, ha estratto il bene di famiglia ed ha iniziato a masturbarsi. La donna ha subito chiamato la polizia, che per l’ennesima volta si trova ad inviare delle volanti per acciuffare un maniaco che si volatilizza dopo l’allarme. Questa volta però si è riusciti a recuperare il numero di targa. Siamo di fronte a un copycat? Alla diffusione di una pandemia da esibizionismo? Non si sa. Curioso che accada nella città che è stata definita per decenni la sagrestia d’Italia, ultra-cattolica, bigotta, perbenista. Proprio questa città ha tutti i presupposti per nascondere i più torbidi segreti da camera, a tutti i livelli, dalla politica all’economia.

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