4 Ottobre 2016 - 18.25

VICENZA CALCIO – Bisoli si presenta: “Lavoro, entusiasmo e tranquillità per risalire la china”

bisoli

Lavoro, entusiasmo e tranquillità.
Sono le parole chiave che rappresentano il pensiero di Pierpaolo Bisoli e che plasmeranno la sua azione da nuovo allenatore del Vicenza.
Questa mattina il tecnico emiliano, 49 anni (ne compirà 50 il prossimo 20 novembre), nato a Porretta Terme, nel bolognese, con un passato negli anni ’90 da calciatore di Cagliari, Empoli e Perugia e già allenatore di Cesena, Cagliari, Bologna e Perugia, si è presentato in conferenza stampa accompagnato dal direttore sportivo biancorosso Antonio Tesoro che ha affermato: “È un momento dove si deve parlare meno e fare più fatti. Questi sono momenti spiacevoli che però nel mondo del calcio sono all’ordine del giorno. Sono dispiaciuto perché Lerda l’ho portato io a Vicenza, ho condiviso con lui tanti percorsi, anche vincenti, come la salvezza della scorso anno. Vicenza deve essere orgogliosa del suo lavoro, che ci ha dato la possibilità di essere ancora una volta qui a parlarne. Quando qualcosa non funziona, però, si deve voltare pagina e abbiamo ritenuto che Bisoli fosse la scelta migliore. Ci ha trasmesso tanta energia e condivisone di idee. Crede molto nella squadra, ha molte competenze e un ottimo curriculum”.

E il nuovo allenatore, in sintonia con le parole di Tesoro, ha esordito parlando della ricetta che a detta sua serve alla squadra per uscire dalle secche della crisi: “In questo momento ci vuole grande lavoro, entusiasmo e tranquillità. Il momento è critico ma non drammatico. Ci vuole pazienza e dobbiamo remare tutti dalla stessa parte insieme al pubblico, la società e lo staff. Piano piano risaliremo”.
Ma perché Bisoli ha accettato la proposta del Vicenza?
“È una piazza importante, che mi stimola tantissimo. Qui sono venuto sia da giocatore che da allenatore e sono ben consapevole delle aspettative del pubblico e il suo calore. Non sono venuto qui per svernare ma per dare il massimo e a Vicenza mi piacerebbe radicarmi”.

Il tecnico biancorosso si è poi soffermato sull’organico a suo disposizione, che vanta giocatori che conosce bene avendoli già allenati, come Rizzo, Fabinho e Giacomelli:
“Questa squadra ha dei valori importanti. Essendo giovane necessita di tempo per consolidarsi, in una serie B dura, che non ti permette di sbagliare troppo”.
E per quanto riguarda il modulo di gioco, 4-3-3 o 4-2-3-1? “A me piace cambiare molto, puntando sempre alla concretezza perché non mi piace vendere fumo. Mi definiscono un ‘confusionario’? Non importa, preferisco giocare magari meno bene ma vincere le partite 1-0”.
Domenica farà il suo esordio al Menti contro il Cesena.

Alessandro Benigno

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