VICENZA – Bando Periferie, ecco come cambierà la città

18 progetti di rigenerazione urbana, per cambiare il volto alle periferie cittadine. Ieri mattina l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza ha illustrato due degli interventi più significativi del “Bando Periferie”, che ha visto Vicenza classificarsi quarta tra 113 Comuni partecipanti: il recupero dell’area dell’ex Centrale del latte che, per un valore di oltre 4 milioni di euro, si avvia a diventare il nuovo cuore del quartiere di San Bortolo, e la trasformazione di via Monte Cengio in anello di congiunzione per la mobilità ciclopedonale della cosiddetta spina ovest. “Quello dell’ex Centrale del Latte, in particolare, – ha detto l’assessore Dalla Pozza – è un progetto che recupererà spazi per la cittadinanza e inserirà nuove funzioni in un polo destinato a diventare strategico per l’intera circoscrizione. In collaborazione con i residenti e le realtà associative del quartiere nelle prossime settimane concluderemo la definizione delle soluzioni esecutive che consentiranno un recupero ottimale dell’intera area”. Secondo il progetto definitivo l’edificio principale ospiterà su più piani non solo le stanze per le attività delle associazioni del quartiere, ma anche un nuovo auditorium da 99 posti e un’ulteriore sala, nonché una grande terrazza e spazi laboratoriali ricavati nel sottostante interrato illuminato da luce naturale. Ci sarà inoltre spazio per il bar affiancato ad una sala polifunzionale, mentre la storica copertura, retaggio del passato industriale dell’edificio e sulla quale sono in corso delle verifiche di natura tecnica, potrebbe trasformarsi in grande portale di accesso nell’ipotesi, in fase di approfondimento, dello spostamento dell’ingresso principale sull’attuale retro. Il progetto prevede inoltre il recupero di una grande area a parcheggio e a parco, quest’ultimo dotato di una piazza per gli eventi pubblici, mentre la palazzina d’angolo potrebbe ospitare la nuova sede della guardia medica e l’ufficio della circoscrizione 5. Infine, per quanto riguarda le superfici di possibile nuova edificazione, l’idea è di utilizzare l’edificazione residua come cortina edilizia di separazione con la trafficata via Grappa, orientandone le funzioni verso piccole attività commerciali di servizio al quartiere e studi medici. Per quanto riguarda Monte Cengio, invece, per un importo lavori complessivo pari a 300 mila euro la via si trasformerà nel giro di pochi mesi da anonima strada a due passi dal centro storico a snodo di collegamento di un interessante percorso ciclopedonale urbano a ovest della città. “Secondo uno sviluppo mai percepito prima dai cittadini – ha detto l’assessore Dalla Pozza – infatti, potremo contare a breve su un lungo percorso ciclopedonale alberato, sicuro anche perché vegliato da telecamere, che dalla zona di via Torino si snoderà fino all’area dell’ex Zambon, ormai prossima alla bonifica”. In via Cengio, che diventerà viale alberato, sono previsti anche la riorganizzazione della sosta (saranno ricavati una sessantina di spaziosi posti auto “a pettine”), la realizzazione di incroci rialzati per la riduzione della velocità e della rotatoria definitiva all’intersezione con via Cappuccini e via Monte Zovetto.













