31 Gennaio 2024 - 10.47

VENETO – È morto Francesco Canella, fondatore dei supermercati Alì – Il messaggio della famiglia

Francesco Canella, fondatore e figura di spicco della catena di supermercati Alì, si è spento all’età di 92 anni. La sua visione imprenditoriale ha dato vita a un impero commerciale con 117 punti vendita principalmente distribuiti nel Veneto e nell’Emilia Romagna.

Dopo l’acquisizione nel 1958 della cooperativa Onarmo, originariamente un’opera di carità della chiesa bolognese, Canella ha aperto il suo primo supermercato nel 1971 a Padova, introducendo il primo banco gastronomia servito.

Gli anni ’90 hanno segnato una fase cruciale di sviluppo per l’azienda, con l’apertura dei primi ipermercati, l’introduzione di programmi di fedeltà e il raggiungimento di un miliardo di fatturato nel 2015. Nel 2019, l’Università di Padova gli ha conferito una laurea honoris causa in Food&Wine.

Luca Zaia, presidente del Veneto, lo ha ricordato come uno dei più grandi imprenditori del settore alimentare della regione, sottolineando anche il suo impegno nel volontariato e nella beneficenza, come dimostrato durante le crisi regionali, come il maltempo del 2018.

Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha evidenziato il contributo di Canella, ricordando la generosa raccolta fondi per l’emergenza dell’acqua alta del novembre 2019, durante la quale il gruppo Alì ha raccolto oltre 250 mila euro per i lavori di ripristino. Il suo impatto positivo rimarrà vivo nelle opere realizzate e nel cuore di coloro che lo hanno ammirato.

Il messaggio della famiglia

La famiglia Canella con profondo dolore e commozione annuncia la morte di Francesco Canella, fondatore del Gruppo Alì e punto di riferimento del mondo economico del Veneto.

Francesco, 92 anni, è spirato circondato dall’affetto della moglie Rossella, compagna di una vita, degli amati figli Marco e Gianni, i nipoti Davide, Elisa e Agata, i fratelli Pietro e Settimo e i nipoti tutti.

La famiglia lo vuole ricordare con la frase pronunciata in occasione del conferimento  della Laurea ad Honorem da parte dell’Università di Padova, parole che esprimono e sintetizzano lo spirito dell’uomo e l’amore per il proprio lavoro e per i 4700 collaboratori e collaboratrici: “Mi auguro che il mio esempio di vita possa essere d’aiuto a tutti quei giovani che credono nel futuro della nostra bella Italia. Bisogna mettersi sempre in gioco, affrontando le difficoltà con coraggio, lavorando con passione senza perdere mai l’entusiasmo e la voglia di fare e di innovare”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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