Traffico illecito di rifiuti tessili, coinvolto un vicentino
Il Giornale di Vicenza riporta del traffico illecito di oltre 916 mila chili di rifiuti tessili “non pericolosi”, trasportati dalla provincia di Prato e stoccati in alcuni capannoni industriali in disuso in varie province d’Italia, compresa Vicenza. Questa la tesi della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, che ha chiuso le indagini preliminari avviando procedimenti a carico di 19 persone e 6 aziende. Tra questi, figura un vicentino: Davide Torsello, 47 anni, residente a Longare.
Stando alla ricostruzione, Torsello sarebbe stato incaricato di guidare sui siti per lo stoccaggio i camion carichi di scarti tessili, contribuendo a riconoscere i fabbricati dismessi e forzandone, in caso, gli accessi. Tutti gli indagati devono rispondere per associazione a delinquere finalizzata al compimento di traffico organizzato di rifiuti, truffa e gestione illecita. Il guadagno di queste persone ammonterebbe all’incirca a 250 mila euro.
Gli imprenditori si sarebbero imposti nel Pratese con prezzi molto bassi e la loro attività consisteva nel, una volta recuperati i rifiuti, stiparli nei capannoni delle ditte senza trattarli. Quindi, dopo averli convertiti in merce con il meccanismo del “giro-bolla”, gli scarti venivano portati con dei tir in alcuni capannoni in disuso, con la collaborazione di complici (come sarebbe Torsello) e di ditte di trasporti compiacenti.