20 Novembre 2021 - 8.19

Provinciali: countdown per il rinnovo del Consiglio

18 dicembre 2021. Manca meno di un mese all’appuntamento fissato dalla norma per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Vicenza. Un traguardo che sta agitando gli addetti ai lavori, sindaci e partiti del Vicentino, che vedono in quella data un primo test per verificare gli assetti dell politica berica, come un punto di snodo tra gli equilibri del presente e, soprattutto, quelli del futuro e delle tappe relative. Si rinnova il Consiglio, non il Presidente, per cui Francesco Rucco, che invece andrà al rinnovo nel corso del 2022. Tuttavia le acque sono già, relativamente, agitate. Appare scontata la formula con cui gli amministratori comunali andranno a scegliersi il parlamentino di Palazzo Nievo, quel “tutti insieme appassionatamente” che Achille Variati qualche anno fa aveva nobilitato con la felice sintesi lessicale della “Casa dei Comuni”, e che si traduce con l’assenza della minoranza e della maggioranza e con accordi a latere tra le forze politiche che vengono fatti a tavolino tenuto conto delle forze in campo. Quindi al momento Rucco non potrà che farà il garante del rispetto di un quadro in cui Lega, PD, Fratelli d’Italia, Forza Italia e civici si distribuiscono posti in lista e ruoli successivi con un Manuale Cencelli aggiornato che assegna gli spazi in proporzione alla forza elettorale rappresentata.
La complessità del voto ponderato obbliga ad un lavoro di calcoli ed organizzazione che agita i segretari tanto quanto i sindaci che aspirano ad un approdo a Palazzo Nievo, un po’ per la necessità di rompere l’isolamento fra centro e periferia, ma soprattutto perché fa gola il forziere della Provincia dove negli ultimi anni sono arrivati consistenti finanziamenti pubblici su lavori e infrastrutture.

Primo scoglio, quindi, la definizione delle liste, dove già si sgomita specialmente in casa del Carroccio e dalle parti dei dem, con uscenti in cerca di conferme e ambizioni di chi in questi tre anni è politicamente cresciuto e vuole sperimentare lo scranno provinciale.

Superato in qualche modo questo ostacolo, Rucco dovrà poi vedersela con la scelta della Vice Presidenza. E qui le cose si fanno davvero complicate. Il PD metterà probabilmente in campo Giancarlo Acerbi, sindaco di Valdagno al secondo mandato, forte del successo del suo comune in terra a prevalente vocazione leghista, dall’altra parte però ci sono altrettanti appetiti con altrettante motivazioni in cui ognuno, a modo suo, ha ragione.
Davide Faccio, Lega, sindaco di Trissino e campione di voti personali l’ultima volta che ha tutta intenzione di fare il bis, sembra voglia ipotecare la seggiola numero 2 di Palazzo Nievo e mantenere la delega pesante alle strade. Del resto la Lega è tecnicamente il primo partito in provincia di Vicenza ed essendo Rucco un civico chiede il riconoscimento che, a loro dire, gli spetta. Intanto Fratelli d’Italia, partito in crescita tanto nei sondaggi quanto negli arruolamenti continui di sindaci ed assessori in cerca di approdo partitico perché stanno esaurendo la spinta civica, sta lanciando il cappello sulla stessa sedia del desiderio di Lega e Davide Faccio. Le motivazioni hanno anche qui una logica chiara, la Lega occupa già spazi importanti ed in un patto di alternanza ci sta un segnale forte ai meloniani in Provincia. Il candidato designato potrebbe essere il sindaco di Noventa Vicentina, Mattia Veronese, appoggiato da molti big del partito e da altrettanti primi cittadini del Basso Vicentino. Non va dimenticata però la cosiddetta componente civica che vede in pista la Vice Presidente uscente Maria Cristina Franco, ora vicesindaco di Costabissara dopo dieci anni da sindaco, che ha dalla sua un triennio con Rucco in cui il tandem ha funzionato, sia per qualità del suo lavoro che per profilo istituzionale, e non ultimo il fatto di essere uno dei non numerosi amministratori donna. Accanto a lei Renzo Marangon, sindaco di Camisano Vicentino, civico come lei è vicino all’ex consigliere regionale Costantino Toniolo, che, quantomeno per lunghissima presenza al Nievo, aspira ad una promozione. Infine, sempre nella pattuglia dei sindaci civici, non va dimenticata la possibile fiche che potrebbe giocarsi il sindaco di Schio, Valter Orsi, che è pur sempre il Primo Cittadino del terzo comune della provincia e che cerca da tempo un suo spazio di approdo. Dietro l’angolo poi la Presidenza che ci si giocherà l’anno prossimo e che vede buona parte di questi consiglieri in pista per succedere a Francesco Rucco.
Sempre che lui sia d’accordo.

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