16 Luglio 2018 - 11.59

La tachipirina, le esperienze del terzo tipo e uno strano medico

di Giulia Marcigaglia

Al pronto soccorso se ne vedono di tutti i tipi. Verissimo, ma mica solo i medici vedono e sentono cose strane: anche i poveri pazienti, come la sottoscritta. Partiamo dal principio. Qualche settimana fa, ahimè, mi ci sono dovuta recare per ben due volte a causa di problemi di salute; durante una di queste mie due visite non-di-piacere, ho avuto l’onore di conoscere un medico abbastanza strano, brava persona, ma parecchio strano. Forse ero io che deliravo a causa della febbre troppo alta o magari nella flebo mi avevano messo una qualche droga sintetica, bah… sta di fatto che per farmi passare il tempo abbiamo iniziato a chiacchierare di… gente che si suicida. Eh già, un simpaticissimo argomento da trattare con una ragazza attaccata ad una flebo, ma vabbè, valli a capire i medici.

Lo sapete che il paracetamolo, ovvero la tachipirina, è il farmaco più utilizzato per i suicidi? Io personalmente non lo sapevo, e anzi, a dirla tutta, questa notizia mi ha abbastanza sconvolta. Tutto nasce dalla mia febbre a 40 che non sarebbe scesa nemmeno prendendo droga per i cavalli, io che parlando con il medico dico di prendere 4 tachipirine al giorno e lui che, di punto in bianco, mi risponde: “ma lei lo sa che ingerendo troppe pastiglie di tachipirina rischia la morte?”. (a questo punto vorrei poter inserire una fotografia della mia faccia in quel momento, ma purtroppo non riesco a ricreare la stessa espressione allibita misto sconvolta e distrutta dalla febbre.) “Signorina, lei che dice di essere giornalista faccia una ricerca su internet e scoprirà che, in particolare nei paesi anglosassoni, i suicidi con il paracetamolo sono all’ordine del giorno.”
NO. Non ci posso credere. La tachipirina. Io, voi, tutti prendiamo la tachipirina fin dalla più tenera età. Per non dire che i film trasmettono la romantica immagine di gente che si suicida con i barbiturici, non con il paracetamolo!

In effetti, poi, io una ricerca l’ho fatta. Scrivendo tachipirina suicidio su Google otteniamo i seguenti risultati:
1. Yahoo Answers del calibro di:
-“29 compresse di tachipirina uccidono? O provocano solo qualcosa che non porta alla morte?”
-“Quante pastiglie di tachipirina bisogna prendere per tentare il suicidio?”
-“Suicidio indolore più paracetamolo?”
La cosa più grave è che l’età media delle persone che posta queste cose sarà 14 anni. STENDIAMO UN VELO PIETOSO.

2. Sette cose che non sapete sui farmaci, articolo dove si parla proprio di paracetamolo e paesi anglosassoni. Ne riporto il passaggio:

In diversi paesi anglosassoni è frequente l’intossicazione volontaria da paracetamolo (Tachipirina) a scopo suicida; in Inghilterra sono state imposte dal governo confezioni con un numero inferiore di unità posologiche (compresse, bustine o supposte, …) rispetto ad altri stati per diminuirne l’incidenza. Non ho invece trovato statistiche sul numero di tentati suicidi con l’uso di sole supposte…

3. La simpaticissima discussione Metodi di suicidio, tratta dal forum myhelp.forumfree (che, in questo caso, tanto help non mi sembra)

4. Svariati articoli sull’overdose da paracetamolo, con allarmanti titoli del tipo Paracetamolo. Allarme overdose. Fatali dosi anche se poco superiori al dovuto. oppure Attenti col paracetamolo. Uno studio scientifico ha mostrato che aumentare la dose per periodo prolungati di tempo, magari per combattere il dolore, può essere fatale.

Insomma, quello che ci vuole per gli ipocondriaci come me. Del resto, state leggendo l’articolo di una persona che, fino a quest’incontro, prendeva paracetamolo per qualsiasi dolore (anche per il torcicollo.).
Credo che ora mi convertirò all’oki. Anzi no, mi convertirò alla medicina alternativa… E Voi? Continuerete a sentirvi sicuri prendendo tachipirina ed efferalgan?

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